Dopo l’esaltante edizione 2022, che vedeva ben 69 titoli slam in campo e il Team europeo rappresentato dai Fab Four della racchetta, Roger Federer, Rafa Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray – oltre che Matteo Berrettini, Casper Ruud, Cameron Norrie e Stefanos Tsitsipas –, la Laver Cup 2023 (in programma dal 22 al 24 settembre alla Rogers Arena di Vancouver, Canada) sembra rappresentare l’anno zero per la competizione.
La motivazione è da ricercare principalmente in un roster non esaltante, che azzera i titoli slam in campo e rinuncia in un sol colpo a Holger Rune e Tsitsipas (forfait per loro), oltre a Djokovic, Daniil Medvedev, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Certo, la passata edizione può essere considerata un unicum, vista anche l’emozione, le lacrime e l’abbraccio che tutti il mondo del tennis ha voluto riservare a Feder nel giorno del suo addio alla racchetta, ma quest’anno l’impressione è che la settima edizione della manifestazione possa partire con il freno a mano tirato.
Il Team Europe è capitano ancora una volta dalla leggenda del tennis, Bjorn Borg, che ha guidato la squadra alla vittoria nel 2017, 2018, 2019 e 2021. Passando al Team World, che sulla carta sembra avere tutto per confermare l’affermazione della passata edizione, il capitano è John McEnroe.
Casper Ruud è, insieme a Andrey Rublev, la punta di diamante della selezione del Vecchio Continente. E, questo è sintomatico del ridimensionamento generale della competizione, visto il periodo non esaltate da cui esce il norvegese, scivolato in nona posizione nel ranking ATP.
Con la sesta posizione, il venticinquenne russo è il tennista meglio posizionato nel ranking nella manifestazione.
Trentasette anni appena compiuti, il francese è tra i pochi che potrebbero regalare sprazzi di spettacolo al pubblico di Vancouver.
Il francese, Arthur Fils, sostituisce Stefanos Tsitsipas, costretto a rinunciare alla Laver Cup all’ultimo momento. Un innesto di talento, ma ad appena 19 anni, ancora lontano dal tennis del greco.
Chiudono il roster, Hubert Hurkacz e Alejandro Davidovich Fokina, subentrato a Rune, fermato dai problemi alla schiena.
Tutti gli occhi saranno puntati sulla nuova stellina del tennis mondiale, lo statunitense classe 2002, Ben Shelton, reduce dalla semifinale all’US Open persa contro Djokovic e ricordata anche per l’esultanza del telefono chiuso in faccia al campione serbo e rispedita al mittente al termine del loro match.
Il numero 14 nel ranking, Felix Auger-Aliassime è il beniamino di casa.
Unico sudamericano in campo, dopo un 2022 importante, l’argentino Francisco Cerundolo è passato dalla 127esima posizione nel ranking alla 27, arrivando in semifinale al Masters 1000 di Miami, dove è stato costretto al ko da Ruud.
Completa il Team World, il terzetto americano composto dal numero 8 nel ranking, Taylor Fritz, dal numero 11, Frances Tiafoe, e da Tommy Paul, numero 13, spina dorsale della squadra di McEnroe.
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