Personaggio eclettico, fuori dagli schemi e sicuramente mai banale: stiamo parlando di Jamie Vardy, l’attaccante del Leicester che di storie da raccontare ne ha tante. Come ad esempio, quella che lo vedeva costretto a portare una cavigliera elettronica nei primi anni della sua carriera. Cavigliera resasi necessaria a causa di una rissa scoppiata fuori da un pub e in cui Vardy era evidentemente uno dei protagonisti principali. Da li a qualche anno, Jamie diventò campione d’Inghilterra…
Nonostante le tante offerte piovute in casa Leicester, Vardy è sempre rimasto fedele alle “foxes”. Piuttosto che cambiare maglia avrebbe forse preferito cambiare lavoro come svelato dall’ex compagno Ben Marshall al canale Youtube Undr The Cosh, avrebbe potuto smettere con il calcio per fare… l’animatore: “Aveva un’offerta di lavoro da Ibiza, dove avrebbe fatto l’animatore turistico. Lui stesso te lo potrà confermare”.
A confermare il retroscena ci pensa anche l’ex manager delle Foxes Craig Shakespeare, svelando che negli anni in cui diventava campione d’Inghilterra, Vardy aveva preso seriamente in considerazione l’idea di mollare tutto per dedicarsi a un altro lavoro. “Io, Nigel Pearson e Steve Walsh gli abbiamo detto che non solo giocava in Premier League, ma era in grado anche di giocare in Nazionale. Gli abbiamo detto che credevamo in lui. Per fortuna non è andato a Ibiza. Credo che abbia preso la decisione giusta!”.
Oggi all’età di 34 anni, l’attaccante del Leicester non pensa più di poter cambiare lavoro e ha abbandonato l’idea di trasferirsi (almeno per il momento) a Ibiza. Vardy è concentrato unicamente sul Leicester, che sta trascinando in alto a suon di reti in Premier League: fin’ora sono infatti 11 i gol realizzati dall’attaccante delle “foxes”, due in meno rispetto a quelle del capocannoniere Salah.