“Vado lì per vincere”. Prese singolarmente, queste quattro parole, oltre che essere tra le più frequenti e retoriche dello stereotipato mondo del calcio quando si è chiamati a annunciare i propri propositi o a rompere il ghiaccio in conferenza stampa, potrebbero essere state pronunciate da tutti.
Nella fattispecie la paternità è di un portiere ‘esperto’, che non ha alcuna intenzione di arrendersi al tempo che passa e di appendere definitivamente i guanti al chiodo. No, non si tratta di Gianluigi Buffon e neppure di Albano Bizzarri, l’altro 40enne della Serie A, reduce dalla soddisfazione del rigore parato a Gonzalo Higuain.
Il soggetto in questione si chiama Lamberto Boranga e anche se ai più giovani dice poco, si tratta a proprio modo di una leggenda del pallone.
Alla mai troppo veneranda età di 75 anni, infatti, Boranga ha deciso di rimettersi in discussione e di tornare tra i pali. Dal prossimo weekend parerà per la Marottese, formazione di Marotta, cittadina in provincia di Pesaro e Urbino, che milita nella Terza Categoria marchigiana.
Tutto è avvenuto con i crismi dell’ufficialità, con tanto di firma sul contratto in sede. Boranga, che ha due lauree e parallelamente alla carriera da calciatore ha portato avanti il lavoro di medico sportivo e di cardiologo, ha giocato in Serie A con la maglia della Fiorentina, che lo fece debuttare nel massimo campionato nel 1966-’67, poi tanta serie B e categorie inferiori con Reggiana, Brescia, Cesena, Varese, Parma e Foligno.
Quindi, il primo ritiro, a 42 anni, nel 1984, annullato da ben tre ritorni in campo, nel 1992, nel 2009 e nel 2011, sempre nelle categorie dilettantistiche umbro-marchigiane. Nel 2015 quelle che sembravano le ultime parate con il Papiano, in Seconda Categoria. Ora, ecco il nuovo ripensamento…
“A Marotta cominciò tutto, qui mi scoprì un certo Nando Martellini che mi predisse una buona carriera da portiere vedendomi tuffare in queste acque – ha detto Boranga a ‘Il Resto del Carlino’ – Sensazioni? Le stesse di quando iniziai a giocare a 15 anni, sempre in Terza Categoria: ma ero troppo giovane e dovetti usare un falso nome…”.
Ma come essere così longevi? “Mi mancava l’agonismo, per questo sono tornato. Il mio segreto? Non ne ho, cerco di vivere la vita in modo organizzato. Sono vegetariano, bevo solo acqua vado a dormire alle 11 di sera e non mi sveglio mai prima delle 8”.
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