“Sono qua per 12 millimetri. Quando ho rivisto l’acqua mi sono messo a piangere”. Queste sono parole di Manuel Bortuzzo, il ragazzo di 19 anni colpito per sbaglio nel corso di una sparatoria ad Acilia, nei pressi di Roma.
Oggi, a distanza di mesi, va del tutto chiarito come sia stato possibile quanto accaduto a Manuel, ma questo ragazzo c’è, con la sua determinazione, la sua resilienza, il suo sorriso e le sue bracciate in vasca. Di nuovo. Nel corso di “Che tempo che fa”, ha presentato il suo libro “Rinascere“ e ha svelato come e perché coltiva una speranza.
Manuel ha sorriso ascoltando la canzone di Renato Zero, “I migliori anni della nostra vita”. È stato il mio ultimo anno “in piedi”. Dopo un’ora è arrivato il proiettile. “La prima cosa che ho visto al mio risveglio è stato il viso di mia madre, rivederlo mi ha dato tanta forza e tanta sicurezza e mi ha fatto capire che era veramente tutto finito”.
Il nuotatore ha rivelato la possibilità di tornare a camminare grazie a un filamento di midollo che è rimasto intatto. “Finora l’ho tenuto per me, ma mi sono dato 10 anni per tornare a camminare. Con tanto impegno, come sto facendo e come ho sempre fatto”.
VIRGILIO SPORT