Le bordate di Thomas Ceccon hanno fatto centro, suscitando vasta eco nel mondo dei social e riportando il nuoto al centro dell’attenzione in un periodo (il calendario parla chiaro) in cui di gare non se ne vede manco l’ombra. Eppure le esternazioni dell’olimpionico di Parigi sul rapporto (anzi, sul “non” rapporto) con Federica Pellegrini non potevano passare inosservate, spaccando letteralmente in due parti il mondo applicata alla vasca. Con Martina Carraro che è solo l’ultima a prendere posizione nel bel mezzo di un “dissing” (parola tanto in voga) che potrebbe avere ancora molti capitoli da riservare.
- Carraro corre a difesa della Divina
- Ceccon e Pellegrini, cosa ha provocato i rancori?
- Ceccon e quegli episodi di nonnismo mai dimenticati
Carraro corre a difesa della Divina
Se la difesa a spada tratta di Federica da parte del marito Matteo Giunta poteva anche apparire scontata, quella dell’ex campionessa europea della rana era certamente meno attesa. Ma ha rappresentato un altro punto a favore della Divina, che Ceccon aveva attaccato perché a suo dire “non è mai venuta a dirmi una parola. L’ho vista allenarsi tantissimo e l’ho ammirata come sportiva, ma per il resto, sinceramente, no”.
Carraro, che con Federica ha condiviso la vasca per tanti anni ed è stata sua compagna di nazionale, ha preso le parti della ex collega e a sua volta ha mandato un messaggio forte e chiaro nei confronti di Ceccon. “Proprio vero che nemmeno un oro olimpico fa di alcuni atleti dei campioni… Ho sempre pensato che l’arroganza dei giovani d’oggi stia rovinando il rispetto per lo sport in generale. Mio padre direbbe: “Ne devi mangiare di pastasciutta!”.
Ceccon e Pellegrini, cosa ha provocato i rancori?
Carraro, che ha chiuso la sua carriera lo scorso giugno con la partecipazione al Settecolli di Roma, ha dunque fatto capire di essere perfettamente allineata con quanto affermato da Giunta, che nella sua risposta a Ceccon aveva parlato di totale mancanza di rispetto.
Il nuotatore azzurro, oro a Parigi 2024 nei 100 dorso, ha probabilmente parlato di Federica in riferimento a qualche frizione emersa in passato, e che nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera è tornata fuori, sorprendendo più di un addetto ai lavori. I due si sono allenati per diverso tempo nella stessa struttura federale a Verona, e proprio in occasione del ritiro dall’attività agonistica della Pellegrini (avvenuto quasi tre anni fa) lo stesso Ceccon aveva affermato che con il suo addio “la squadra perdeva magia”.
Di sicuro c’è che il veneto è un tipo senza troppi filtri, che dice sempre quello che pensa: magari quella frase “non è mai venuta a dirmi una parola” gli è uscita un po’ troppo brusca, e così facendo ha innescato una reazione a catena che non era facilmente pronosticabile.
Ceccon e quegli episodi di nonnismo mai dimenticati
Per molti in questo “dissing” riaffiorano vicende che in realtà centrerebbero poco con la Pellegrini: Ceccon ha spesso detto di essere stato vittima di episodi di nonnismo da parte di nuotatori più “anziani”, soprattutto nel periodo tra il 2019 e il 2021. Una fase che terminò soltanto dopo la ripartenza dettata dalla pandemia, con i mondiali di Budapest del 2022 che per sua stessa ammissione furono segnati “dal bel clima all’interno del gruppo”.
Lui e Burdisso sono probabilmente gli atleti che più di tanti altri soffrirono una sorta di invidia da parte del gruppo dei più esperti, tecnicamente cioè di quella della generazione più vicina a Federica, che pure in quelle vicende non venne mai tirata in ballo. Anche se forse adesso ha raccolto tutto lo “sporco” provocato da altri atleti, che pure nella mente di Ceccon è ancora piuttosto vivo. Dire certe cose dopo essersi messo una medaglia d’oro al collo però è più semplice, anche se a qualcuno certe parole finiscono per provocare irritazione.