Il 20enne attaccante inglese di origine giamaicana del Manchester United Mason Greenwood è stato prima sospeso dal suo club e poi arrestato dalla polizia.
Manchester United: Greenwood accusato di aggressione e stupro
L’accusa nei confronti di Greenwood è pesantissima: aggressione e stupro nei confronti della fidanzata Harriet Robson, che nella mattinata di oggi aveva pubblicato sul suo account Instagram alcune stories, poi rimosse, che la ritraevano col volto e le labbra insanguinate e lividi sulle gambe e altre parti del corpo e con la scritta: “A tutti coloro che vogliono sapere cosa mi fa effettivamente Mason Greenwood”. La ragazza aveva denunciato i fatti con tanto di registrazione audio di un litigio tra lei e Greenwood.
Dopo aver visionato tutto il materiale le forze dell’ordine hanno aperto le indagini e, pur non facendo il nome del calciatore, hanno reso ufficiale l’arresto. Attualmente è in corso l’interrogatorio a Greenwood, che un anno e mezzo fa aveva rotto la relazione con Robson per una notte brava passata insieme al collega Phil Foden e a due modelle islandesi, poi però la coppia si era rappacificata, ma non per molto.
Il Manchester United aveva già sospeso Greenwood a tempo indeterminato
Il Manchester United dal canto suo aveva comunicato di aver sospeso Greenwood, specificando che non tornerà ad allenarsi o a giocare fino a nuove comunicazioni: “Siamo al corrente delle immagini e delle accuse che stanno circolando sui social. Non faremo altri commenti fino a quando non verrà stabilita la natura dei fatti. Il Manchester United non perdona alcun genere di violenza”.
La carriera di Greenwood nel Manchester United
Greenwood, nato a Bradford l’1 ottobre 2001, è cresciuto con la maglia dei Red Devils, coi quali ha esordito in un incontro di un torneo professionistico il 6 marzo 2019 nella partita di Champions League vinta contro il Paris St. Germain. In totale, tra tutte le competizioni, ha messo assieme 119 partite e 33 gol. Ha giocato anche una partita di Nations League con la nazionale inglese, il 5 settembre 2020 a Reykjavik contro l’Islanda, entrando dalla panchina al 78′.