Nella testa di Toto Wolff c’è ancora prepotente l’immagine di quanto successo nell’ultimo GP della scorsa stagione a Yas Marina. E’ probabile che quanto successo e le relative polemiche che si sono protratte per mesi, non svaniscano mai, lasciando quella sorta di amaro in bocca e perenne delusione, nell’animo di chi si è sentito depredato di un titolo mondiale a poche curve dalla bandiera a scacchi.
Tra meno di due giorni partirà la stagione della nuova era della Formula uno: monoposto e regolamenti rivisti per cercare di regalare più spettacolo ed evitare di vedere trionfare sempre Mercedes e Red Bull. L’idea di livellare la griglia di partenza, sulla carta, sembra a ver dato qualche frutto, alla luce di quanto si è potuto vedere e analizzare nei due test pre season a Barcellona e Sakhir.
La Mercedes è forse quella tra le vetture che si è nascosta di più in questi primi test. Forse qualche problema aerodinamico c’è e quindi gli uomini della Stella stanno cercando di lavorare per fornire a Lewis Hamilton una macchina capace di andare a strappare il titolo perso tre mesi fa. Titolo che è finito (comunque con merito) nelle mani di Max Verstappen, pilota olandese della Red Bull.
Se da una parte, l’inizio della nuova stagione permetterà di concentrarsi sul presente, Toto Wolff, non dimentica quanto accaduto nell’ultimo GP, e l’allontanamento di Michael Masi dal ruolo di Direttore di Gara, ritenuto dal team anglo-tedesco, il maggior responsabile della sconfitta di Lewis Hamilton, ha leggermente placato quel senso di rabbia e delusione.
Toto Wolff e la Mercedes, tuttavia, continuano a negare che il cambio tra Masi e il duo Niels Wittich ed Eduardo Freitas, sia stato il modo ideale per accettare il risultato in pista.
“Non si può fare un accordo del genere nell’era moderna – ha spiegato il team principal della Mercedes – Abbiamo preferito evitare di ricorrere al ricorso perchè temevamo che sarebbe andato avanti all’infinito, sarebbe finito alla Corte d’Appello Internazionale e non sarebbe stato un bene per lo sport. Detto questo, non dimenticheremo mai quanto avvenuto a Yas Marina, ma avevamo bisogno di andare avanti”. Non può succedere niente di peggio di Abu Dhabi, ha aggiunto Wolff. Se saremo capaci di vincere, vorrà dire che ci divertiremo di più. Se invece non sarà così, ci riprenderemo ugualmente, perché se la squadra ha superato lo schock e quanto successo ad Abu Dhabi, può riprendersi anche da qualsiasi altra cosa“.