E’ un Sinisa Mihajlovic furibondo quello che si presenta ai microfoni di ‘Sky’ dopo la sconfitta del Bologna contro il Sassuolo. Finisce la partita espulso e spiega subito il perché con queste parole. “Sono stato espulso giustamente perché ho mandato l’arbitro a quel paese perché mi son rotto le palle che siamo la squadra più ammonita al mondo, sembra che ci sono 11 killer in campo, invece ci sono solo giovani… evidentemente è più facile ammonire un ragazzino che un giocatore affermato, per questo mi sono arrabbiato”.
L’allenatore serbo non vuole ricevere domande e ribadisce la volontà di affermare il suo pensiero, come un fiume che scorre. Attacca in modo diretto Sky ed in particolar modo Fabio Caressa: “Domenica abbiamo vinto con l’Inter e ho visto quella trasmissione dove si tolgono le giacche con quello piccolino che conduce, il marito di quella Benedetta Parodi (Fabio Caressa ndr) e c’era anche Bergomi e altri”.
“Ho sentito mezz’ora di quella trasmissione, non si è mai detta una parola sul Bologna, è una vergogna, sembra che lavorate su Inter Channel, nessuno ha parlato del Bologna né ha fatto i complimenti per la vittoria e per quello che ha fatto, questo non è giornalismo, non mi interessa rispondere a niente, vi saluto”.
Dopo di ciò saluta tutti, stacca l’auricolare e se ne va, lasciando lo studio di ‘Sky’ basito.
In conferenza stampa Mihajlovic ha poi parlato nuovamente della partita: “Abbiamo perso meritatamente, hanno giocato e corso meglio di noi. Forse ha influito un giorno di riposo in più rispetto alla partita precedente ma non voglio cercare scuse. Sono stato espulso perché ho mandato l’arbitro a quel paese, siamo la squadra più ammonita al mondo e non è possibile, sembra che in campo abbiamo undici killer e invece sono tutti ragazzi classe 2000. Probabilmente è più facile tirare fuori i cartellini con noi che con altri”.