Le offese, oltre che incomprensibili, sono profondamente insultanti per chiunque abbia minimo ricordo e conoscenza del drammatico crollo del Ponte Morandi costato la vita a 43 persone. L’immagine, potente e lacerante, della struttura castrata impone delle riflessioni umane oltre a qualsiasi tipo di implicazione sul fronte giudiziario. Un coro come quello riferito, che ha smosso il presidente della Liguria, Giovanni Toti, sentito durante Milan-Sampdoria avrebbe ragione di inorridire e di indignare chiunque. Ma quel coro, pronunciato da alcuni presunti tifosi rossoneri (“Sentiamo puzza di pesce, avete il ponte crollato”) non risulta neanche a referto.
Il caso è stato reso pubblico da Il Secolo XIX. I beceri cori in questione sono stati uditi in curva nord sotto il settore ospiti. “La partita Milan-Sampdoria – ha dichiarato Toti – si doveva fermare per gli squallidi cori fatti da persone che non possono definirsi tifosi ma soltanto idioti. Chiediamo subito un intervento della Lega Serie A”.
Coro becero Ponte Morandi: la reazione del governatore, Giovanni Toti
“Le 43 vittime del crollo di Ponte Morandi e le loro famiglie meritano rispetto, i genovesi meritano rispetto, tutta Genova merita rispetto perché ha dimostrato e sta dimostrando al mondo il suo valore, di cui ogni italiano dovrebbe andare fiero. Tutta Italia deve tifare per noi, non contro! È una brutta pagina del calcio che non ci piace e non ci rappresenta. Subito le scuse”, ha ribadito il governatore.
Come scritto sopra, il coro non è a referto e quindi non è stato valutato dal giudice sportivo. Dalla sua, la Sampdoria fa sapere che sta verificando cosa possa essere accaduto, riferisce Il Secolo XIX.
Allo Slo, il delegato della società ai rapporti con la tifoseria, non sono stati segnalati al momento episodi di questo genere: ma se le verifiche dovessero accertare la verità di quando riportato il club si muoverà nelle sedi opportune.
La richiesta del sindaco Marco Bucci
“I beceri cori, che una sparuta parte della tifoseria milanista ha lanciato dalla sua curva lunedì scorso durante Milan-Sampdoria, sono espressioni offensive non solo per la comunità genovese ma per l’Italia intera che il 14 agosto 2018 ha vissuto una tragedia piangendo 43 vittime”, ha scritto su facebook il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del ponte Marco Bucci. “Un coro che tocca in profondità il dolore di chi quel giorno ha perso figli, fratelli, familiari e amici. Un coro che apre ferite pesanti. Un coro indegno che non rispecchia l’animo con cui milioni di italiani hanno vissuto quel momento. – attacca Bucci gli autori – Gli sfottò tra curve calcistiche devono rispettare il canone della dignità che, in questo caso, è stato ampiamente superato. Mi auguro che chi di dovere possa prendere le dovute misure per condannare certi atteggiamenti e che episodi di questo tipo non si ripetano mai più”.
Il dolore e l’indignazione dei familiari delle 43 vittime
A difendere la memoria delle 43 vittime, rimaste uccise dal crollo del ponte, il Comitato ricordo vittime del ponte Morandi: “Lo sport dovrebbe essere qualcosa – riporta l’agenzia ANSA – che unisce, che con senso civico rispetta gli avversari. Durante la partita fra e Milan e Sampdoria si è verificato un grave episodio. Sono stati lanciati cori contro la squadra ospite che hanno inneggiato trionfalmente alla “nostra” tragedia… Queste persone hanno della segatura al posto del cervello, ma devono essere fermati e qualcuno ha il potere di farlo. Come immaginerete, per chi come noi ha perso delle persone molto importanti sotto le macerie di quel maledetto ponte Morandi sentire l’uso meschino di quella tragedia per un fine così stupido e banale è difficile da accettare. Chiediamo alla Figc ed a tutti coloro che possono farlo, un intervento forte e determinato. Dimostriamo che siamo un paese degno della nostra storia antica, tanti dei nostri avi illustri si stanno rivoltando nella tomba ed anche i nostri 43 cari”.