Sarà stato per spirito di provocazione, per la nostalgia dei tempi andati quando era il re del mercato, per il gusto di creare polemica, fatto sta che le parole dette da Luciano Moggi in collegamento via web con juventibus hanno lasciato il segno. L’ex dg bianconero ha dispensato consigli e bacchettato alcune scelte dell’attuale proprietà.
Moggi boccia i sudamericani e promuove i francesi
Per Lucianone è sbagliato andare a cercare argentini e brasiliani sul mercato. Queste le sue parole: “I campionati si vincono con gli europei (specie francesi, si adattano al nostro campionato), non con i sudamericani, a meno che non si chiamino Maradona“.
Poi chiosa: “I sudamericani divertono, ma lo spettacolo conta solo per chi vede la partita, non per l’economia della squadra. L’attaccante ideale per la Juventus? Timo Werner del Lipsia”.
Sui social i tifosi si dividono sulle parole di Moggi
Fioccano le reazioni sul web: “Ecco perchè hanno cambiato il passaporto a Recoba” o anche: “Mi ricorda una battuta DELL’AVVOCATO che disse di Zidane “Più bello da vedere che utile alla squadra” nazionalità a parte, non ricordo la domanda ma oltre a non condividere questo pensiero, credo lo disse per pungere come solo lui sapeva e poteva fare!”.
I fan ricordano a Moggi i sudamericani super
Nutrita la frangia di chi non concorda con le parole di Moggi: “Chi ama il calcio ama i sudamericani tipo Dybala. Gli altri amano altri sport ” o anche: “Non sono d’accordo. Avessi preso Ronaldo invece di Inzaghi ora contavamo 4 Champions in più” e ancora: “Anche Kakà non era male… per dirne uno. Comunque vero che i sudamericani sono difficili da integrare e spesso sono discontinui durante la stagione”.
Tra Rabiot e Bentancur i tifosi scelgono l’uruguaiano
C’è chi scrive: “A direttò ma se Rabiot è francese e non ha ancora capito niente e invece Bentancur è uruguaiano e già a 18 anni aveva capito il calcio italiano ..”.
Un altro chiosa: “Si vince con i giocatori che sanno giocare al calcio” e infine_ “Più che altro direttore non le piacevano le transoceanica. Troppo tempo per raggiungere la nazionale troppo tempo per tornare a Torino”.