Il presidente della Fidal Stefano Mei ha analizzato il rendimento degli azzurri ai Mondiali: “Complimenti a Stano, ha fatto entusiasmare me e tutti gli italiani, non è mai facile confermarsi da campione olimpico. Nel complesso, sono soddisfatto oggi, ma lo ero anche prima della vittoria di Stano: ho visto una squadra compatta, ragazzi che hanno tratto il massimo dalla condizione che avevano. Questo Mondiale ci dice che la base degli atleti italiani di alto livello si sta allargando: l’emergere di talenti che lo scorso anno erano più indietro è sintomatica di un’età dell’oro che dà questi frutti, anche per l’effetto emulazione di Tokyo”.
Stefano Mei sperava di vedere protagonisti le due punte di diamante dell’Italia che a Tokyo hanno regalato una pagina di storia indimenticabile di sport, ma purtroppo così non è stato: “Jacobs voleva fortemente essere qui per onorare la maglia, Tamberi ha sfiorato la medaglia con un’impresa straordinaria, Vallortigara ha fatto qualcosa che era tutt’altro che scontata”.
Infine, Mei ha voluto precisare una cosa: “Non ce la siamo sentita di imporre scelte, abbiamo fatto decidere gli atleti: alcuni hanno preferito doppiare, altri si sono concentrati su Monaco. Il ruolo del presidente è mettere in condizione il settore tecnico di rendere al meglio, e per questo abbiamo investito molto: se i ragazzi vanno bene è merito loro, se vanno male è colpa mia. Io credo che la struttura e gli allenatori personali abbiano lavorato bene, e altri lo potranno dimostrare anche agli Europei: punto a un’edizione migliore di quella di Spalato 1990 (quando l’Italia vinse 5 ori e 12 medaglie complessive, ndr)”.