La decisione della FIM sul caso Andrea Iannone, trovato positivo al Drostanolone in un controllo antidoping, arriverà nei prossimi giorni, e comunque entro il mese di gennaio. Il centauro di Vasto si è difeso chiedendo le contranalisi e dando la colpa alla carne mangiata durante le tre trasferte asiatiche della MotoGp. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’amministratore delegato di Aprilia Racing Massimo Rivola avverte il suo pilota: “Siamo dalla parte del nostro pilota, ma per l’Aprilia il rispetto delle regole è sacro: nessun processo a priori, prima aspettiamo la sentenza”.
“Il tempismo della comunicazione ci ha rovinato la cena di Natale del team: speriamo non rovini pure la stagione. Noi facciamo della legalità un baluardo: supportiamo Iannone, perché non abbiamo mai dubitato di lui. Se ha sbagliato è giusto che paghi, ma evitiamo conclusioni legate all’esposizione mediatica del pilota”.
Rivola esprime la sua perplessità sulla questione: “Andrea veniva da 5 settimane in Oriente dove aveva mangiato molta carne e sappiamo che lì è spesso “trattata”. Lui è molto meticoloso nella preparazione, e lo è stato pure nel recupero dall’infortunio alla spalla subito a Misano: mi sembrerebbero strani errori di altro tipo“.
“Fa bene la Wada a fare i controlli, ma io li renderei obbligatori per i primi tre, ad esempio; fatti così, un po’ a caso, restano troppe maglie aperte. Nel motociclismo, poi, una condanna per steroidi sarebbe un inedito: è una sostanza non funzionale in sella. Soprattutto, non va perso l’obiettivo dello sport”.
La casa di Noale sta valutando i possibili sostituti in caso di squalifica: “Bradley Smith, nostro collaudatore, è la via più scontata. A questo punto non ci sono tanti piloti pronti: 6 mesi fa forse Rea poteva essere un’opzione. Lorenzo? Sarebbe stata una bella storia e avrebbe aiutato lo sviluppo, ma va capito se ritrova la voglia di correre. Comunque credo lo prenderà la Yamaha come collaudatore”.
“Abraham è uno dei tanti piloti che si è proposto. Speriamo di avere la sentenza entro gennaio, poi vedremo. Un conto è un eventuale stop di 3 mesi, un altro di 6… Se si tratta di una bistecca si usa il buon senso, ma se dovesse essere riscontrato il dolo, come Aprilia avremmo certo un’immagine da difendere”.
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