L’avventura di Vedat Muriqi con la maglia della Lazio è stata più che deludente. L’attaccante kosovaro, approdato in biancoceleste nell’estate 2020, ha faticato a trovare spazio alla corte di Simone Inzaghi prima e di Maurizio Sarri poi, anche nelle rare occasioni in cui Ciro Immobile era indisponibile, fino a perdere fiducia in se stesso e a chiedere la cessione.
Sfumato il ritorno al Fenerbahce, Muriqi è approdato al Maiorca con la formula del prestito sul finire del mercato di gennaio, riuscendo subito a trovare la via del gol con il club in lotta per la salvezza nella Liga.
Intervistato da ‘El Pais’, il miglior cannoniere nella storia della nazionale kosovara ha ripercorso con amarezza i 18 mesi trascorsi in Italia, senza però muovere accuse alla Lazio:
“Purtroppo mi sono infortunato subito, poi ho preso il Covid e ho sofferto perché alla Lazio il livello era alto e non era semplice recuperare il ritardo con i compagni. Nel campionato italiano c’è più qualità che in quello turco”.
“Molte volte non ho avuto fortuna – ha aggiunto Muriqi – ma è anche vero che quando mi sono state date delle opportunità non sono andato bene. Ho segnato gol in Turchia e in Nazionale, la Lazio mi ha pagato 20 milioni, ma se ne possono anche spendere 100, se poi ci sono infortuni non si può rendere come ci si aspettava. Questo è il calcio”.