Lorenzo Musetti conferma le ottime impressioni dell’esordio contro lo svedese Ymer e demolisce in tre set il russo Shevchenko, che aveva creato qualche grattacapo a Jannik Sinner agli Internazionali di Roma.
L’azzurro si invola già al terzo game della prima partita, strappando il servizio all’avversario: con spostamenti di alto livello, smorzate di rovescio e un dritto che fa male, il carrarino completa l’opera (6 a 1) in meno di mezz’ora; il campanello d’allarme (0-40) del terzo game è disinnescato da un portentoso recupero: il break messo a segno nel gioco successivo, al tentativo numero 3, indirizza verso Musetti il secondo set, concluso già a 20 colpi vincenti (a fine partita saliranno a 30). La storia si ripete in apertura di terzo set: la statistica è impietosa, perché solo due volte Shevchenko ha finora mantenuto la battuta; è il settimo game a mettere un punto fermo alla questione, con una rimonta dal 40-0 a favore di uno Shevchenko falloso (34 gli errori gratuiti) e nervoso (perché costretto a controbattere su palle lontane dal suo standard agonistico). Musetti regola così il 22enne di Rostov con il punteggio di 6-2, ora sarà battaglia contro Cameron Norrie, NR. 14 del Seeding vittorioso sul francese Pouille: all’orizzonte c’è un grande ostacolo, il NR. 1 del Ranking Alcaraz.
Il dato di 73% e 80% di colpi vinti su prima e seconda di servizio rivela quanto la marcia impressa dal tennista di Carrara sia stata di un livello superiore agli attuali fondamentali di Shevchenko.
