Il Napoli saluta Gracia e anni riabbraccia Walter Mazzarri a dieci anni dalla separazione. Fatale, per il tecnico francese, il ko con l’Empoli di Aurelio Andreazzoli al Maradona, con le parate di Berisha, la rete di Kovalenko e le scelte oggettivamente poco comprensibili nell’undici iniziale di Garcia ad apporre la parola fine a un’avventura durata poco più di quattro mesi.
Scherzo del destino o meno, Aurelio Andreazzoli fu anche l’ultimo tecnico affrontato da Mazzarri sulla panchina azzurra. Incrocio toscano quel 19 maggio 2013 all’Olimpico, con il Napoli a perdere 2-1 con la Roma. Era la panchina numero 182 per Mazzarri e la chiusura di un ciclo, che portò la Coppa Italia 2011-2012, un terzo e un secondo posto in campionato, proprio prima dell’addio (o, meglio, arrivederci).
Nella prima avventura in azzurro, Mazzarri riuscì a compiere un piccolo grande miracolo, trascinato anche gli indimenticati tre tenori: Cavani, Hamsik e Lavezzi. Oggi dovrà fare i conti con una squadra completamente diversa.
Ma com’era il Napoli secondo in campionato nel 2012-2013 e quale formazione schierò Mazzarri alla sua ultima? Il modulo era il tipico 3-4-2-1, vediamo insieme gli interpreti di allora:
Rosati
Rolando – Britos – Paolo Cannavaro
Maggio – Behrami – Dzemaili – Zuniga
Pandev – Hamsik
Cavani
Il ritorno, invece, dovrebbe vedere Mazzarri provare ad abbandonare la difesa a tre e affidarsi a un più “spallettiano” 4-3-3, che con molta probabilità dovrà fare i conti ancora con l’assenza di Victor Osimhen.
Meret
Di Lorenzo – Rrhamani – Natan – Olivera
Zielinski – Zambo Anguissa – Lobotka
Politano – Raspadori – Kvaratskhelia
Bentornato Walter!
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