Lebron James contro Tyrese Haliburton: il passato contro il futuro si potrebbe dire della NBA senza però prendere in considerazione che The Chosen One potrebbe essere lui stesso presente e futuro visto che non sembra invecchiare di un giorno. L’occasione è storica con la finale dell’In-Season Tournament che mette di fronte Los Angeles Lakers e Indiana Pacers: prima edizione del trofeo lanciato in questa stagione dalla NBA che ha riscosso molto più successo di quanto sperato.
- Los Angeles Lakers: è soltanto l’antipasto
- Indiana Pacers: benvenuti nel regno di Haliburton
- In-Season Tournament: successo inatteso?
Los Angeles Lakers: è soltanto l’antipasto
L’In-Season Tournament rappresenta un obiettivo per i Los Angeles Lakers ma di certo non “l’obiettivo”, almeno non principale per la stagione. La voglia e l’ambizione è sempre quella dell’anello finale, scelta quasi obbligata quando hai in squadra uno dei più grandi de gioco come Lebron James. E’ la 21esima stagione per il nativo di Akron che sembra aver riscritto le leggi sulla natura e sul tempo e quando sente aria di “trofeo” riesce sempre ad alzare il livello.
A dimostrarlo ci sono le statistiche che dicono che The King nelle 6 partite del torneo ha messo insieme 26.8 punti a partita, 8.2 rimbalzi e 7.5 assist: numeri che per un giocatore nel fiori degli anni sarebbero strabilianti, figurarsi per uno che sta per spegnere 39 candeline.
I Lakes rimangono aggrappati a lui, il cambio della guardia con l’avvento di Anthony Davis, che in tante presagivano o auguravano, non è ancora avvenuto. Alla guida del bus Lakers c’è sempre Lebron alla carica di un team che qualcosa da correggere in ottica titolo finale ce l’ha. Ma sulla partita secca come in occasione dell’In-Season Tournament rappresenta una minaccia serissima.
Indiana Pacers: benvenuti nel regno di Haliburton
L’eroe che non ti aspetti. L’NBA era convinta di essere rappresentata dal volto sfacciato di Ja Morant o dalla potenza fisica di Zion Williamson: invece la faccia della Lega è ora quella di Tyrese Haliburton. Il play 23enne degli Indiana Pacers è diventato un giocatore di livello assoluto: passatore sublime, capace di piegare il gioco a piacimento, ottimo realizzatore e QI sopra la media. Queste le armi che gli hanno permesso di diventare leader di una squadra, i Pacers, che sono più strani del suo tiro in sospensione.
Coach Carlisle è alla guida di un gruppo giovane, in grande crescita capace di fare tutto e il contrario di tutto. Il punto di forza è un attacco che gira a velocità incredibili al punto che i Pacers sono leader per punti realizzati con 128.4 a partite, primi negli assist a partita (30.2) e prima anche nelle percentuali dal campo (50.8). Difensivamente sono tutt’altro che insuperabili ma rappresentano per i Lakers una brutta gatta da pelare.
In-Season Tournament: successo inatteso?
La NBA non resta mai ferma e dopo che nella scorsa stagione c’erano stati dei numeri poco “piacevoli”, il board è subito corso ai ripari. La perdita di un 6% di telespettatore nella stagione 2022/2023, ha spinto i vertici della Lega alla ricerca di nuove possibilità e l’In-Season Tournament nato con qualche perplessità ha rappresentato la soluzione giusta. L’aumento di telespettatori è venuto fuori sia a livello nazionale (26%) che a livello locale (20%). La causa non sarà di certo legata ai parquet colorati ma il torneo ha sicuramente riscosso un grande successo, tanto interesse sia da parte del pubblico ma anche degli stessi giocatori con tante partite in cui si respirava aria di playoff.