Pochi giorni fa, Kawhi Leonard ha annunciato di aver rifirmato per 4 anni con i Los Angeles Clippers: “Ho preso la mia decisione basandomi, ovviamente, prima sulla famiglia, sul loro benessere e sull’essergli più vicino. Da quando sono arrivato ho conosciuto le persone che lavorano qui, dallo staff al front office e ho creato una sorta di alchimia con loro. La parte importante è vincere, capisci cosa intendo? Loro vogliono vincere, io voglio vincere e qui mi sento a casa. Mi trovo bene con i miei compagni di squadra e sentivo che era un’ottima situazione per rimanere”.
Il 2 volte MVP delle finals Nba ha spiegato la sua scelta: “Economicamente parlando la situazione migliore per me era firmare un contratto 1+1, rifiutare la player option e firmare un contratto di cinque anni. Così facendo, però, ci sarebbero state troppe chiacchere sul mio futuro e questa cosa non mi piaceva: volevo stare tranquillo sul lato economico e, soprattutto, vorrei essere in grado di tornare a giocare quest’anno, il prima possibile. Se avessi firmato un contratto breve, per stare più tranquillo a livello fisico non avrei giocato, mentre così ho più tempo per recuperare e tornare al meglio. Voglio essere un Clipper per tanto tempo, per questo ho firmato per quattro anni”.
Ora resta solo da stabilire quando rivedremo Leonard sul parquet. Il leader dei Clippers, come riporta Sky Sport, si è operato per riparare il legamento crociato anteriore lesionato lo scorso 13 luglio e il suo rientro non dovrebbe avvenire prima di marzo o aprile. L’obiettivo di Leonard è quello di giocare i playoff e stando alle ultime indiscrezioni il lavoro sta procedendo meglio del previsto. Lakers e Nets sono i favoriti per l’anello insieme ai campioni in carica dei Bucks. Ma se Leonard dovesse tornare quello dei giorni migliori, anche i Clippers si candiderebbero come possibili vincitori della Nba. Il primo titolo della storia della franchigia però passa dal recupero dell’ex Spurs.