Nonostante dieci giorni di stop per infortunio, Doncic in gara 6 contro Utah non ha mai visto la panchina: “Non avevo mai giocato un tempo intero prima d’ora in Nba – ammette il leader dei Mavericks -. Ero così stanco che non riuscivo nemmeno a protestare con gli arbitri”.
Adesso Doncic e compagni affronteranno i Phoenix Suns in semifinale di conference: “Sono pronto a giocare 48 minuti, i timeout servono per riposare. CP3? Chris è un Hall of Famer, migliora ogni squadra in cui gioca – racconta lo sloveno via Zoom a La Gazzetta dello Sport -. Controlla il campo, è il leader della squadra, un giocatore incredibile che nell’ultima partita non ha sbagliato nemmeno un tiro. Con lui devi essere fisico, rendergli ogni tiro difficile”.
Doncic però non sta pensando né a Paul né a Booker, i due big dei Suns: “Su di me difenderà Bridges. Per me sarà una sfida importante, perché Mikal è con Marcus Smart il miglior difensore sul perimetro. È davvero impressionante quello che sa fare in difesa: ha mani forte, è molto intelligente e sa sempre quando attaccare il pallone e come muoversi. Ed è diventato ottimo anche in attacco: sarà una bella sfida”.
I Suns per Doncic sono i più forti in Nba: “Sono stati la miglior squadra della regular season, lo scorso anno sono arrivati alle Finals: dovremo essere praticamente perfetti per batterli. Phoenix è favorita: seguiremo il piano partita come abbiamo fatto contro Utah, ma dovremo giocare al massimo. E nei playoff è normale, perché se non lo fai a questo livello perdi”.
Dopo 11 anni senza vittorie in una serie playoff per Dallas, adesso Doncic sogna in grande: “Vincere quella serie ci ha aiutato molto. In tanti scommettevano contro di noi, ma io ho sempre avuto fiducia. Abbiamo tutti danno il massimo in quella serie, ci siamo impegnati e siamo rimasti uniti come gruppo. L’intesa tra di noi è decisamente migliore che a inizio stagione. Siamo un gruppo unito, siamo migliorati tanto”, il messaggio finale di Doncic lanciato ai Suns, che restano comunque favoriti.