La Juventus forse lo rimpiange già, visti i problemi che ha avuto sul mercato, lui forse ha già nostalgia del club bianconero. Non è un momento felice per Fabio Paratici al Tottenham. ll dirigente italiano ha avuto problemi sin dai primi giorni del suo ingresso a Londra. Prima le questioni relative agli allenatori, la trattativa fallita con Conte e le incomprensioni con Fonseca, poi il braccio di ferro con Kane e ora le lamentele della squadra.
Le bordate di Fonseca su Paratici
Di Paratici aveva parlato male l’ex allenatore della Roma Fonseca. Il tecnico portoghese gli aveva attribuito la responsabilità del suo mancato arrivo sulla panchina degli Spurs dicendo: “Era tutto pronto, ogni ostacolo era stato superato. Ma con l’arrivo del nuovo direttore generale Paratici, sono sorte complicazioni difficili da superare. Voglio allenare top club ma non posso mettere in discussione le mie idee di calcio, i miei valori solo per allenare una grande squadra. Il presidente Levy e il direttore sportivo Hitchen hanno sempre sostenuto che la squadra dovesse praticare un calcio offensivo, essere attrattiva, dominante, che sono proprio le caratteristiche delle mie squadre. Con l’ingresso del direttore generale le cose sono cambiate, non era possibile sviluppare qualcosa in cui non credevo”.
Paratici continuerebbe a urlare agli arbitri
L’ultima accusa arriva dal giornale inglese The Sun che scrive che la squadra sarebbe scontenta del suo comportamento e di quello del direttore sportivo, Steve Hitchin. In particolare, non va giù il fatto che, durante i match in casa, si siedano dietro la panchina degli Spurs. Secondo una fonte che ha parlato al giornale inglese: “Semplicemente non piace ai giocatori. I sostituti in panchina non si sentono in grado di parlare liberamente tra loro con loro seduti accanto a loro. Ai giocatori nel loro insieme non piace quando loro due sono in piedi a urlare contro gli ufficiali di gara o la squadra“. Si ricorderà che Paratici anche quando era alla Juve aveva accumulato molte multe e diffide proprio per il suo comportamento con gli arbitri durante le partite.