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Parigi 2024, Carini non si pente: "Sono stata una grande donna, ecco perché non ho salutato"

Non si placano le polemiche dopo il match con l'algerina Khelif, l'azzurra si confessa a La Stampa e assicura che non è stata scelta premeditata

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

«Non ho potuto combattere. Se questa ragazza è qui ci sarà un motivo, ma mi sono chiesta: chi sto affrontando?». Da giorni il nome di Angela Carini è sulla bocca di tutti ma da ieri a ora di pranzo l’azzurra di boxe è diventata popolare in tutto il mondo. Dopo il ritiro ad appena 34 secondi dal via nel match contro l’algerina Khelif, l’atleta intersessuale la cui presenza aveva scatenato dubbi e polemiche, ha scomodato perfino la Rowling ed Elon Musk che hanno detto la loro sulla vicenda che resta al centro dei dibattiti alle Olimpiadi parigine.

Carini nega la scelta programmata

Intervistata da La Stampa Carini dice: «Non me la sono più sentita di combattere dopo meno di un minuto. Ho preso un colpo al naso e ho perso l’equilibrio, non respiravo e quindi ho detto basta. Nell’incontro, ammette, non ci sono state irregolarità. E nega il ritiro programmato: «Anche se mi avessero detto non combattiamo non avrei accettato». Adesso dice «ciao alla boxe».

I rimpianti dell’azzurra

L’azzurra spiega che non ha mai protestato per l’abbinamento con Khelif: «Non ho mai detto una parola. Mi adeguo alle regole, non decido io». Si scusa per non aver salutato l’avversaria dopo il verdetto, ma aggiunge che non c’è stata nessuna irregolarità. E poi aggiunge: «Sono stata una grande donna a dire no. Una grande donna». Ma nega la premeditazione: «Anche se mi avessero detto non combattiamo non avrei accettato. Non mi sono mai abbattuta». Anche se il suo allenatore aggiunge «Si è ritirata dopo aver detto “non è giusto”». Angela conferma: «Sì, ho detto che non è giusto. Non è giusto rinunciare a un’Olimpiade che era la mia Olimpiade. Ma non sta a me giudicare».

L’allenatore racconta i momenti del ritiro

L’allenatore Renzini descrive il momento del ritiro: «Angela si è girata verso di me e ha detto “maestro, mi fa male il naso. Non voglio combattere”. Le ho chiesto di arrivare alla fine del round, così avrei avuto un minuto per parlarle. Ha provato ancora, ma dopo dieci secondi si è girata di nuovo e ha detto basta». Renzini conferma anche che dopo l’abbinamento con Khelif per Carini c’è stata una piccola crisi: «Provava dispiacere perché dopo tanti sacrifici arriva qui per ritrovarsi subito un’avversaria difficile. Rientrata la crisi ha ripreso i suoi allenamenti con grande motivazione. Poi è successa questa cosa, non so da cosa dipenda. Approfondiremo».

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