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Parigi-Bercy, Khachanov e il duro attacco a Humbert: il comportamento del pubblico e il precedente con Sinner

Storie tese nel finale del match di semifinale tra il francese Humbert e Khachanov: il russo non gioca l’ultimo punto e dice qualcosa al suo avversario. In discussine anche l’atteggiamento del pubblico

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Un match importante e teso e alla fine un po’ di polemiche sotto rete. Ugo Humbert è il secondo finalista del Masters 1000 di Parigi-Bercy e si giocherà il titolo contro il tedesco Zverev in un match molto atteso dal pubblico transalpino. Ma a fine partita il russo Khachanov ha lanciato il suo atto di accusa contro il francese.

Humbert: vittoria e storie tese con Khachanov

Match tiratissimo quello che va in scena come secondo sul centrale di Parigi. Il francese Humbert viene da una stagione con molti alti e bassi e pochissimi risultati di spicco nonostante la classifica sia ancora più che positiva. Dalla parte opposta c’è Kharen Khachanov, giocatore molto solido che fa spesso a “botte” con qualche problema fisico. E le attese della vigilia vengono rispettate con il russo che vince al tiebreak il primo set e il francese che replica vincendo il secondo e allungando ancora la partita. Nel terzo però il russo comincia ad accusare qualche problema di natura fisica e il match finisce con un break a 0 del francese mentre il suo avversario è praticamente fermo.

Il confronto sottorete: cosa è successo

Humbert esulta per aver raggiunto la finale nel torneo di casa, sul fronte opposto è decisamente meno contento Khachanov, che quando arriva a rete dice qualcosa al suo avversario che reagisce con un’espressione di stupore. Le proteste del russo nascono da un atteggiamento non esattamente sportivo del suo avversario. L’importanza della posta in palio, una finale di un Masters 1000 in casa, la voglia di entrare nella storia del tennis francese con Tsonga che era stato l’ultimo a centrare la finale a Bercy 13 anni: cose che sembrano aver fatto perdere un po’ di lucidità a Humbert che si è lasciato andare a qualche esultanza di troppo mentre il suo avversario era alle prese con dei problemi fisici.

A fine match è proprio Khachanov a raccontare quanto successo e a lanciare un’accusa decisa: “Gli ho detto di avere più rispetto. Non ha idea di come comportarsi. Mi congratulerò con lui se si comporta come una persona normale. Capisco essere dalla parte del pubblico. Io ieri non mi sono comportato così contro Dimitrov, che era esausto. Capisco festeggiare ma non in quel modo, puoi farlo dopo con il pubblico. Esultare quando vedi un avversario a terra? Ci vediamo la prossima volta”.

Il ruolo del pubblico parigino e il precedente Sinner

Il pubblico francese, quando si parla di tennis (e non solo), è da sempre molto caldo e la presenza in semifinale di Humbert (che domani se la vedrà con Zverev, ndr) ha fatto sì che il livello della passione e del tifo sia stata ai massimi livelli nel corso della semifinale. Un calore e un tifo per i propri beniamini che qualche volta tende a essere anche eccessivo con dei comportamenti dei giocatori “avversari”. Un’esperienza vissuta anche da Jannik Sinner nel corso dell’ultima edizione del Roland Garros con l’azzurro che ha dovuto fare i conti anche con alcuni comportamenti sopra le righe del pubblico del centrale nei match contro Gasquet e contro Moutet, riuscendo sempre a mantenere la calma e la sua consueta signorilità.

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