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Pechino 2022, polveriera sci alpino: il duro affondo di Innerhofer

Il campione del mondo 2011 e due volte medagliato a Sochi 2014 entra a gamba tesa nella polemica sollevata da Matteo Marsaglia dopo il flop della velocità azzurra a Pechino: "Io non ho rubato il posto a nessuno. I giovani? In Coppa non hanno fatto vedere nulla".

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Dopo una settimana di gare l’Italia ha già toccato quota 10 medaglie a Pechino 2022, la stessa raggiunta in tutta l’edizione precedente a PyeongChang nel 2018.

Come in ogni Olimpiade non sono mancati i risultati a sorpresa, come lo storico oro del curling misto conquistato dalla coppia Stefania Constantini-Amos Mosaner, e delusioni, a partire da quella della portabandiera Michela Moioli, che nello snowboardcross non è riuscita a bissare l’oro di quattro anni fa in Corea del Nord e neppure a salire sul podio.

Pechino 2022, Marsaglia e la polemica nello sci alpino italiano

Deludente, anzi fallimentare, è stato invece il bilancio della velocità maschile. Le aspettative non erano altissime, ma da Dominik Paris era lecito attendersi qualcosa di più, sia in discesa libera che in superG, dove il meranese è rimasto ben lontano dal podio, alla pari di Christof Innerhofer.

A scaldare ulteriormente il clima in questo settore sono state poi le parole di fuoco pronunciate da Matteo Marsaglia che al termine del superG ha puntato il dito contro il direttore tecnico Massimo Rinaldi, accusato di aver chiesto al discesista romano di rinunciare al proprio posto a favore di Mattia Casse, non convocato, con la proposta di simulare un malessere.

“Mi sembra una cosa vergognosa e che va contro tutti i valori che lo sport mi ha insegnato in questi anni” aveva dichiarato Marsaglia, al quale la Federazione non ha replicato.

Innerhofer: “Spazio ai giovani? Devono meritarselo”

Sul tema è poi tornato lo stesso Christof Innerhofer, che ha parlato a Malpensa dopo il ritorno in Italia dalla Cina: 

“Io posso solo ringraziare il Coni, le Fiamme Gialle e la Federazione per essere andato a questi Giochi nonostante i pochi posti che avevamo – l’affondo di Innerhofer – Sicuramente non ho rubato il posto a nessuno perché se si guarda il criterio di qualificazione sono stato io il settimo atleta. Quindi le cose erano super chiare. Spazio ai giovani? I giovani hanno fatto vedere pochissimo in Coppa del Mondo quindi secondo me era ben giusto portare gli atleti che c’erano“.

Pechino 2022, attesa per Sofia Goggia

L’attesa per la seconda settimana di gare è tutta per Sofia Goggia, che ha completato il recupero lampo dopo l’infortunio rimediato il 23 gennaio nella caduta subita a Cortina, ma la cui condizione è inevitabilmente precaria nonostante la decisione di partecipare sabato 12 gennaio alla prima prova della discesa libera, specialità in cui Sofia è campionessa olimpica in carica, e in calendario per martedì 15 febbraio.

Il bilancio italiano dello sci alpino è al momento fermo all’argento conquistato da Federica Brignone nel gigante al quale sono seguite le prove deludenti della stessa milanese nello slalom e nel super G, dove non ha brillato neppure Elena Curtoni e Marta Bassino.

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