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Pechino 2022, medaglie e polemiche: due casi nella spedizione italiana

Acque agitate nel settore della velocità maschile dopo le accuse di Matteo Marsaglia al direttore tecnico Massimo Rinaldi che gli avrebbe chiesto di rinunciare al Super G per far correre Mattia Casse. E Arianna Fontana torna ad accusare la Federazione.

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Il bilancio dell’Italia a Pechino 2022 dopo i primi quattro giorni di gare è più che lusinghiero, con un bottino di cinque medaglie, la metà di quello totale conquistato a PyeongChang 2018. Da exploit come quello di Francesca Lollobrigida a conferme come quelle di Federica Brignone e Arianna Fontana, le emozioni non sono mancate, al pari però putroppo anche di qualche controprestazione.

Pechino 2022, scoppia la polemica in casa Italia: la rivelazione di Marsaglia

Il riferimento va in particolare alla velocità maschile, dove i rappresentanti italiani sono affondati tanto nella discesa libera del 7 febbraio quanto nel Super G del giorno successivo. A deludere è stato soprattutto Dominik Paris, sesto in discesa e addirittura 21° in Super G, ma oltre ai risultati negativi il settore è turbato dalla polemica innescata dalle dichiarazioni di Matteo Marsaglia prima e dopo il Super G, dove il romano è stato il migliore degli italiani con un comunque modesto 18° posto.

Marsaglia aveva infatti rivelato già prima della gara di aver ricevuto, a poche ore dalla discesa, la proposta di rinunciare alla seconda prova olimpica alla quale era iscritto per fare spazio a Mattia Casse, non convocato tra i sette atleti per Pechino 2022, ma fatto comunque partire per la Cina, ufficialmente per essere a disposizione qualora qualcuno dei titolari fosse stato colpito dal Coronavirus.

Pechino 2022, Rinaldi non risponde a Marsaglia

L’invito a Marsaglia sarebbe stato rivolto dal direttore tecnico Massimo Rinaldi, che avrebbe chiesto a Marsaglia di dichiarare un’indisposizione, incappando nel rifiuto dell’atleta, che ha rincarato la dose dopo il Super G.

“Quello che mi è stato proposto va contro i valori dello sport e contro quello che lo sport mi ha insegnato. Avrei dovuto accettare di dichiarare una cosa non vera e questo non rientra nei miei principi. Uno può essere più forte o meno forte, però lo sport ha dei valori precisi nei quali ogni atleta può e deve crescere, oltre a divertirsi. È una vergogna”.

Interrogato da ‘Rai Sport’ per una replica, Rinaldi non ha voluto commentare, limitandosi a bollare come deludente la prestazione degli italiani. Resta il fatto che il caso, e anche piuttosto scottante, è ormai esploso ed è destinato a minare ulteriormente la tranquillità di un settore, quello dello sci alpino maschile italiano, che annaspa da tempo in termini di risultati, oltre che gettare un’ombra sull’intera Federazione a quattro anni dai Giochi di Milano-Cortina 2016.

Arianna Fontana minaccia: “Milano-Cortina 2026? Non so se ci sarò”

E come se non bastasse, pure all’interno dell’entourage di Arianna Fontana il clima è piuttosto effervescente. All’indomani del memorabile oro nei 500 m nello short track, medaglia olimpica numero 10 nella carriera della valtellinese, la portabandiera italiana a PyeongChang 2018 è tornata a parlare del proprio burrascoso rapporto con la Federazione, seguito alla scelta dell’atleta di farsi allenare dal marito Anthony Lobello, alla base anche della decisione di lasciare il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle per gareggiare per l’IceLab di Bergamo.

Un caso che aveva addirittura allontanato dall’Italia Arianna, che si era allenata per qualche tempo con l’Ungheria. Il richiamo dei Giochi ha ricomposto la frattura, ma solo in parte, al punto che Fontana è stata chiarissima in vista dell’evento del 2026:

Tutti hanno la propria opinione, io ho la mia. Rimango convinta della scelta di Anthony Lobello come  allenatore, e l’oro di ieri mi sembra la dimostrazione più evidente che era la scelta giusta. Milano-Cortina? Per esserci come atleta devono cambiare un po’ di cose. Altrimenti mi vedrete in un’altra veste”.

Neppure la caccia al record assoluto di medaglie olimpiche per un italiano, le 13 dello schermidore Edoardo Mangiarotti, sembra allettare più di tanto Arianna: “Non ho alcuna intenzione di rimettere me stessa, il mio allenatore, la mia famiglia nella situazione in cui sono stata fino adesso. Il record di Mangiarotti? Penso solo alla prossima gara”.

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