Le domeniche del calcio dilettantistico italiano regalano spunti di ogni genere. Dalla Liguria arriva un singolare episodio di fair-play al contrario ma anche di pentimento da parte dei colpevoli.
I fatti. A Caperana, frazione di Chiavari, località in provincia di Genova che ha l’Entella come massima espressione, si sta giocando la sfida di Terza categoria tra i padroni di casa del Ri e la Val d’Aveto.
Con gli ospiti in vantaggio per 1-0 i padroni di casa tentano il tutto per tutto nei minuti di recupero. Tutti in attacco, portiere compreso, alla ricerca del pareggio che consentirebbe di muovere la classifica. Il gol però non arriva, anzi, la palla torna nella disponibilità degli avversari, che partono in contropiede. Un giocatore della Val d’Aveto si invola indisturbato verso la porta per siglare il 2-0, ma in quel momento dalla panchina del Ri viene lanciato in campo un secondo pallone, che costringe l’arbitro a interrompere il gioco, da regolamento. Ovviamente non finisce lì: nasce una discussione, e alla fine i giocatori del Ri ammettono la scorrettezza, così da permettere agli avversari di segnare effettivamente il 2-0, andando in gol a porta vuota. “I ragazzi hanno capito di avere commesso uno sbaglio e allora hanno rimediato”, evidenzia un dirigente della formazione di casa.
In Seconda categoria, sempre in Liguria, la gara fra Ciassetta e Sottocollese è stata sospesa dopo cinque minuti del secondo tempo, sul 2-1 per i padroni di casa. Un giocatore ospite si è disinteressato dell’azione di gioco e si è diretto verso i tifosi: l’arbitro lo ha espulso.
Nell’uscire il calciatore punito ha spinto la giacchetta nera, che è caduta a terra. Sono intervenute le forze dell’Ordine e l’arbitro, in stato confusionale, è stato portato al vicino Pronto soccorso.
“Come società, prendiamo le distanze da quello che è accaduto anche se non s’è trattato certo di un gesto violento” ha detto un dirigente dei locali.
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