I fratelli Klitschko sono pronti a dare battaglia alla Russia. Wladimir e Vitali, ex pugili ucraini, hanno scritto la storia del ring e adesso sono disposti a dare la vita per la loro nazione, in guerra con la Russia.
“In prima linea, senza paura, e io e mio fratello, come facevamo quando salivamo sul ring. Il mondo sta osservando l’incoscienza e la mortalità che porta l’imperialismo, non solo per l’Ucraina ma per il mondo stesso. La storia è una lezione che non va ripetuta”, dichiara Wladimir, che si è arruolato tra i riservisti della brigata per la difesa territoriale di Kiev come soldato semplice.
Vitali, di cinque anni più grande e sindaco di Kiev, ha mantenuto una promessa fatta più i 40 anni fa: “I miei genitori quando avevo 10 anni mi dicevano di badare a mio fratello, ed io ancora adesso continuo a farlo”.
Il regno di Wladimir Klyčko come campione del mondo (9 anni, 7 mesi e 7 giorni) è il secondo più lungo nella storia della divisione, mentre con le sue ventitré difese del campionato dei pesi massimi l’ucraino è il pugile che ha più volte messo in palio i suoi titoli, alle spalle solamente di Joe Louis (25) e davanti a Larry Holmes (20) e Muhammad Ali (19).
Nel corso della sua carriera professionale, Vitali invece non ha mai subito alcun atterramento e le sue uniche due sconfitte subite sono arrivate entrambe per interruzioni da parte dell’arbitro, a causa di un infortunio alla spalla (la prima) e di una profonda ferita al viso (la seconda). La sua percentuale di KO dell’87,23% è la terza più alta nella storia dei massimi dietro quelle di Rocky Marciano e Deontay Wilder.
Entrambi vengono ritenuti due dei più grandi pesi massimi della storia, ma adesso vogliono dimostrare di non essere solo due eroi del ring, ma anche dell’Ucraina.