Casper Ruud rifila una vera e propria lezione di tennis ad Alexander Zverev nella seconda semifinale del Roland Garros: il norvegese vince nettamente con il punteggio di 6-3, 6-4, 6-0.
Per il norvegese sarà al seconda finale a Parigi, terza in uno Slam (e negli ultimi 5 Slam): Zverev, che si era infortunato un anno fa proprio qui contro Nadal, non ha mai dato l’impressione di poter competere alla pari, inghiottito da una prestazione efficace in ogni fondamentale, eccezion fatta per un paio di occasioni sfiorate alla fine del primo set, su tutte la palla del contro-break dilapidata di dritto. Se il tedesco non ha ancora ritrovato la forma migliore (e deve ringraziare gli scivoloni di Medvedev e di Sinner per aver fatto questo tipo di cammino), fermandosi così per la terza volta di fila alla semifnale (sono cinque quelle perse su sei negli Slam) il norvegese viaggia verso la condizione ottimale che lo aveva portato in finale contro Nadal: la prima parte di stagione sulla terra battuta non è andata benissimo, ma gli Internazionali di Roma hanno rappresentato la svolta.
Tra lui e la vittoria a Parigi c’è Novak Djokovic, pronto a vincere il torneo per la terza volta, aggiungendo il 23mo ‘mattoncino’ alla sua collezione: alle ATP Finals di Torino vinse il serbo, che non ha concesso l’ombra di un set in quattro precedenti.
Queste le parole di Ruud: “Ho cercato di giocare senza pensare granché, alcune situazioni sono andate a mio favore. Non avrei pensato di giocare ancora una finale al Roland Garros: ho ragionato partita dopo partita e ora mi auguro che la terza finale possa essere quella giusta. L’anno scontro contro Rafa, quest’anno contro Novak: due dei più grandi di sempre; devo giocare libero da emozioni”.