“L’interruzione del basket è stata una scelta giusta in quel periodo lì. Era giusto passasse in secondo piano lo sport con tutti quei morti”. Lo ha detto il ct dell’Italbasket e coach di Cremona, Meo Sacchetti, ai microfoni di ‘Tutti convocati’ su Radio24.
“Ci dovrebbe essere una valutazione delle società, i danni sono diversi da club a club – spiega il coach azzurro, riferendosi alla crisi economica derivante dalla pandemia di Covid-19 – Ognuno deve decidere se può o meno stare in un basket di elite, è logico che il professionismo costa di più. Bisogna arrivare in fretta a delle decisioni”.
“Ci sono squadre che hanno ambizioni e aspettative diverse da tutte le altre squadre – ha aggiunto Sacchetti – Tutti vogliono giocare per vincere questo ipotetico scudetto, non è mai successo che vincesse qualcuno senza un budget per competere. Se si vuole fare il professionismo è un rischio”.
“Se mi preoccupa l’età della Nazionale? Quello che è successo dà una molla in più ai giocatori che abbiamo fuori Italia, penso che abbiamo qualche stimolo in più, sono ancora giocatori di alto livello. I piu’ giovani acquisiranno un anno ancora di esperienza”, ha concluso l’ex allenatore di Sassari, Brindisi.
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