Nuovo capitolo in casa Sampdoria. Il club blucerchiato ha deciso di affidare la panchina a Massimo Donati, scelta che certifica la volontà dell’investitore asiatico Joseph Tey di gestire in prima persona, e senza condizionamenti, anche la sfera tecnica. Tey, che negli ultimi due anni ha già messo sul piatto oltre 105 milioni di euro, ha deciso di prendere in mano il timone dopo stagioni al di sotto delle aspettative. Con Donati, che firmerà un contratto annuale, arriverà anche Davide Mandelli nel ruolo di vice, mentre la composizione del resto dello staff è ancora in via di definizione.
- Tey al comando: la Samp volta pagina
- Rivoluzione blucerchiata: stretta sul settore giovanile
- Risparmi sugli stipendi e mercato oculato
Tey al comando: la Samp volta pagina
Il principio è chiaro: tutte le decisioni strategiche passeranno dalle mani di Joseph Tey e del suo gruppo di fiducia, mentre al presidente Matteo Manfredi spetterà un ruolo di raccordo tra le varie aree del club. La scelta di non confermare Attilio Lombardo, molto apprezzato dalla tifoseria per il suo legame con il club, è destinata a sollevare qualche malcontento, ma la società ha deciso di voltare pagina e puntare dritto a risultati concreti. Tey ha già investito cifre importanti, ma serviranno subito nuove risorse: entro fine mese dovrà versare circa una dozzina di euro per coprire gli stipendi di giugno, i contributi e per riscattare i sei giocatori arrivati in prestito con obbligo di riscatto nella scorsa stagione.
Rivoluzione blucerchiata: stretta sul settore giovanile
Nel concreto, dunque, la panchina sarà affidata a Massimo Donati, affiancato da Davide Mandelli come vice, mentre il direttore sportivo Andrea Mancini resterà al suo posto. Ma questa è solo la prima mossa di una rivoluzione ben più ampia in casa Sampdoria. Il club, infatti, come riportato da La Gazzetta dello Sport, avrebbe deciso di rinunciare alla squadra femminile e di ridimensionare in modo significativo il settore giovanile, con tagli che interesseranno anche le strutture e gli impianti, inclusi gli spazi utilizzati dalle formazioni giovanili.
Risparmi sugli stipendi e mercato oculato
L’azionista di riferimento, Joseph Tey, punta anche a ridurre il monte ingaggi complessivo, al netto dei limiti previsti dalla categoria. Questo implica la necessità di trovare soluzioni per alcuni giocatori, come Coda e Tutino, i cui stipendi risultano troppo elevati rispetto alla nuova politica di contenimento dei costi del club. Anche la campagna acquisti estiva sarà improntata alla cautela, soprattutto a meno di due settimane dall’inizio del ritiro di Ponte di Legno. I tifosi, ancora segnati dalla deludente conclusione della scorsa stagione, esprimono le loro preoccupazioni e chiedono chiarezza al club blucerchiato.