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Serie A, Uomo di infinita esperienza Adriano Galliani, e dal bacino di storie pressoché infinito. Oggi a Rimini ne ha tirata fuori qualcuna, con protagonista Matteo Pessina e Kongdonbia. Galliani e gli aneddoti di mercato

Uomo di infinita esperienza Adriano Galliani, e dal bacino di storie pressoché infinito. Oggi a Rimini ne ha tirata fuori qualcuna, con protagonista Matteo Pessina e Kongdonbia.

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Serie A, Uomo di infinita esperienza Adriano Galliani, e dal bacino di storie pressoché infinito. Oggi a Rimini ne ha tirata fuori qualcuna, con protagonista Matteo Pessina e Kongdonbia. Galliani e gli aneddoti di mercato Fonte: Getty Images

Oggi si è tenuta, a Rimini, la cerimonia di apertura del Calciomercato 2021. Tra i dirigenti presenti, oltre al già citato Beppe Marotta, anche Adriano Galliani e Piero Ausilio. Proprio il Condor Galliani, ora uno dei proprietari del Monza Calcio, è stato invitato sul palco per raccontare qualche aneddoto di calciomercato. Assieme a lui proprio Ausilio. L’ex AD del Milan ha raccontato un episodio avvenuto nel 2015 e che ha come protagonista uno dei giocatori di Euro 2020, Matteo Pessina:

“Il Monza fallì il 1 luglio 2015. Potevo prenderlo a zero (Pessina, ndr), vennero da me il 30 giugno il curatore fallimentare e il papà di Pessina e mi dissero che avevano bisogno di 30mila euro per pagare i dipendenti: quindi decidemmo di comprarlo per 30mila euro, anche se il giorno dopo sarebbe potuto arrivare a zero. Però in quel modo lo soffiamo all’Inter”.

Uno scambio di battute tra Galliani e Ausilio riguarda una delle grandi meteore nerazzurre, Kongdonbia:

“Ho fatto di tutto per prendere Kondogbia, l’Inter fu anche brava ma io scontai anche il pessimo rapporto di Nelio Lucas col suo procuratore. E io in quel momento avevo bisogno anche della sua controfirma perché eravamo in una fase di cessione del club”. Poi la replica di Ausilio: “Lui ha speso 30mila euro per Pessina, noi per Kondogbia 30 milioni. A posteriori sarebbe stato meglio prendere Pessina, non è andata benissimo. L’investimento non ripagò per quelle che furono poi le successive prestazioni”.

Una parola anche sul passaggio di Hakan Calhanoglu dal Milan all’Inter, segno del nuovo calcio fatto di molti soldi e poco romanticismo:

“Questo non è uno scambio, all’epoca era un calcio diverso con altre società. È un signore che finisce un contratto e va dall’altra parte. Adesso ci sono questi parametri zero che si prendono su i soldi e sono contenti. È un calcio meno romantico, peccato. Mi sono molto stupido della sua frase che, dopo aver giocato nel Milan ed essere arrivato secondo abbia detto: “Riviciniamo lo scudetto”.

Infine, una breve info su Mario Balotelli:

“Balo? Al momento non è previsto nessun rinnovo, da oggi a mezzanotte è libero. Poi il calciomercato è lungo”.

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