Dopo aver vinto l’oro alle Olimpiadi in Corea del Nord, Michela Moioli ha l’aspirazione di bissare il successo più prestigioso davanti al pubblico di Livigno, quando si terranno i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026: “Non è facila trovare gli stimoli nel corso della carriera, ma mi raffiguro Milano-Cortina e la pista di Livigno come il traguardo principale, le altre stagioni costituiscono obiettivi importanti, ma sono solamente tappe intermedie, questa in particolare che segue le Olimpiadi e il Covid. Gareggiare e magari vincere in Italia moltiplica le emozioni”.
Ai microfoni di Sky Sport la bergamasca spiega quale sia stata la chiave di svolta: “L’infortunio di Sochi a 18 anni ha determinato tutto: avrei potuto fermarmi e fare la studentessa, ma lo snowboard è la mia passione più grande e arrivare prima o poi alla finale olimpica il mio sogno. Sono orgogliosa di essere un punto di riferimento per qualche ragazza del mio sport, quando ero io una ragazzina non c’era nessuno ai vertici; cerco di essere me stessa e di migliorarmi invece come atleta”.
Le ultime riflessioni sono dedicate ai cambiamenti di preparazione e all’amicizia con Sofia Goggia: “Non ci sono più le stagioni del passato, si inizia sempre più tardi e in estate è raro poter andare a sciare al ghiacciaio, magari nella programmazione dovremo pensare al Sudamerica. Essere flessibile e adattarsi è fondamentale: ci sono altri sport, come bici, skate e surf che ci danno una mano nella preparazione, perché non sarebbero sufficienti l’atletica e la palestra. Con Sofia c’era un bell’affiatamento quando ci allenavamo insieme, adesso capita di rado perché lavoriamo in palestre diverse: mi capisce, è una sorta di spalla su cui potermi appoggiare”.