In carriera di squadre ne ha cambiate una decina, ma quella in cui ha giocato di più e che gli è entrata nel cuore è la Spal. Da qui però ad immaginare che Eros Schiavon potesse pensare di vivere in curva, in mezzo ai 4000 tifosi biancazzurri “emigrati” a Bologna, il derby contro il Parma, il passo sembrava troppo lungo.
E invece è andata proprio così. Il centrocampista veneto classe ’83, trasferitosi in estate alla Pro Vercelli, ha raccontato la propria domenica molto particolare ai microfoni di “Che centrattacco”, trasmissione di ‘Radio Sound’ in collaborazione con “LoSpallino.com”: “Giocare in casa, ma essendo in realtà fuori, e vincere è bellissimo e per me lo è stato ancora di più perché in Curva ho vissuto un’esperienza unica: certo, dopo il gol tremava tutto e oggi sono senza voce per quanto ho cantato, ma ne è valsa la pena…”.
Gol che, peraltro, Schiavon aveva previsto. Del resto, se non li conosce lui…: “Quando è partito il cross di Lazzari ho capito che Mirco Antenucci avrebbe segnato, da quella posizione non perdona”.
Giusto sognare, guai però a perdere di vista l’obiettivo di partenza: “L’ottimo avvio tornerà utile – ha concluso Schiavon – Spero che la Spal si salvi con qualche giornata d’anticipo, ma ci sarà da lottare con le solite sei-sette squadre”.
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