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Stadio Olimpico e Maradona: la moglie di Paolo Rossi attacca

Federica Cappelletti non ha gradito la poca riconoscenza nei confronti del marito e si è difesa dopo presunte offese al Pide de Oro.

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L’idea di intitolare lo stadio Olimpico a Paolo Rossi sta creando diverse polemiche. I tifosi della Lazio e della Roma hanno espresso parere contrario e alla fine Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha preso una decisione.

Stadio Olimpico a Rossi: le parole di Malagò

Per Giovanni Malagò è troppo presto e spiega la sua ragione: “Intitolare lo stadio Olimpico a Paolo Rossi? Il giorno che le due società calcistiche, Roma e Lazio, avranno lo stadio e quindi l’Olimpico diventerà teatro della Nazionale italiana, come Wembley per l’Inghilterra, a quel punto non solo il mondo del calcio avrà il diritto ma anche il dovere di intitolarlo a Paolo Rossi.

Noi siamo spettatori interessatissimi ma indiretti. Non mi risulta che nessuno stadio teatro delle Olimpiadi abbia poi cambiato nome a favore di un soggetto. La premessa è che non trovo giusto che una persona come Paolo Rossi, mio amico, e sua moglie vengano coinvolti. È proprio sbagliato in assoluto. Non è questione oggetto di dibattito o di voto in Parlamento o del Cda di Sport e Salute”.

Stadio Olimpico, la moglie di Rossi non ci sta

Proprio Federica Cappelletti, moglie del compianto Paolo Rossi, in un’intervista a Il Mattino ha deciso di uscire allo scoperto: “Sorpresa è la definizione giusta! Più che altro perché Paolo, soprattutto dopo i Mondiali del 1982, è stato vissuto ovunque come un eroe nazionale, quindi mi aspettavo un atteggiamento più solidale ed entusiasta da tutta Italia. Roma compresa”.

Maradona “ex drogato”, la difesa della moglie di Rossi

A proposito di polemiche, la moglie di Rossi è finita nel mirino dei tifosi napoletani per alcune sue presunte dichiarazioni su Maradona. Federica Cappelletti si è subito difesa tramite i social: “Oggi (ieri, ndr) è uscita un’intervista, nel complesso bella ed equilibrata, nella quale, tra le altre cose, chiedo alle tifoserie romane di rispettare Paolo nel delicato argomento dell’intitolazione dello stadio Olimpico.

Mi dispiace solo che a un certo punto, quando si parla di Diego Armando Maradona, amico gentile e indubbiamente grande campione di calcio, mi è stata messa in bocca un’affermazione che non è mia. Ovvero: ex drogato. Non è nel mio stile e non lo avrei mai dichiarato, per rispetto di una persona che non c’è più e che non può difendersi. Ma anche delle persone che soffrono dietro tanta perdita.

Ancora: nel parlare dello stadio intitolato a Diego, dire che è stato tolto un Santo vuole solo essere un complimento ai napoletani che hanno deciso e fatto, con grande determinazione, quello che desideravano con tutto il cuore: intitolare al loro EROE lo stadio della città. Un abbraccio a tutti e Diego e Paolo ci perdonino per tutto questo grande caos. Magari insieme si faranno una risata!”.

A Il Mattino, la moglie di Rossi ha ribadito quanto espresso sui social: “Ma io mai e poi mai avrei potuto offendere Maradona. Diego e Paolo erano amici e tra di loro c’era stima e affetto. E so bene che dietro a una persona offesa, e che in questo caso manca tanto, c’è una famiglia che soffre, un popolo che soffre, dei figli che vanno protetti”.

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