L’ultima gara in pista del programma dell’atletica leggera a Tokyo 2020 è senza gloria per l’Italia.
Dopo che il quinto tempo complessivo in semifinale aveva acceso qualche sogno, nella finale gli staffettisti della 4×400 non sono andati oltre il settimo posto.
La formazione azzurra composta da Davide Re, Vladimir Aceti, Edoardo Scotti e Alessandro Sibilio non è stata davvero mai in gara per il podio uscendo definitivamente dai giochi dopo l’errore nell’ultimo cambio tra Scotti e Sibilio, che ha impedito al finalista dei 400 ostacoli di tentare la rimonta disperata.
Il tempo di 2’58”81. vale comunque il nuovo primato italiano, seconda prestazione all time sotto i 2’58”.
Scotti è quindi comprensibilmente il più demoralizzato nell’intervista post-gara a ‘Rai Sport’: “Ho fatto una cavolata e ne sono consapevole. Peccato, non so se verremo squalificati, ma il settimo posto non ci soddisfa”.
“Siamo un po’ amareggiati, potevamo fare di più – ha invece detto Re – Ci credevamo tantissimo. Arrivare a un’olimpiade e non per gareggiare solo per partecipare ma pensare di giocarsi un medaglia è un qualcosa che regala emozioni uniche“.
Aceti guarda al futuro: “Stiamo diventando un gruppo fantastico e bello unito. Ognuno fa il tifo per i compagni e ci si sostiene l’un l’altro”.