Le sue relazioni private si sono spogliate della loro discrezione, quando i media inglesi hanno deciso di rompere quello schermo di protezione che ha avvolto – e non in modo blando – la dimensione personale e sentimentale dell’allenatore svedese, Sven Goran Eriksson, in un tempo che oggi definiremmo remoto, antico.
Erano gli anni del suo arrivo in Inghilterra e della sua esperienza in carriera tra le più esaltanti, per un tecnico. Allora il suo privato divenne oggetto di indagine, approfondimento, addirittura riuscì a toccare la sua storia con l’avvocata Nancy Dall’Olio, come ha ricordato lei stessa. Erano anni lontani, dicevamo. Al Galà dello Sport svedese, al fianco di questo allenatore mito nazionale, aveva sua figlia Lina e la sua attuale compagna Yaniseth Alcides, che gli è vicina anche in questi mesi molto complicati.
- Eriksson con Yaniseth Alcides al Galà dello Sport
- Chi è la compagna dell'allenatore svedese
- Il loro incontro e il lavoro da ballerina
- Il ritorno in Svezia
Eriksson con Yaniseth Alcides al Galà dello Sport
Yaniseth Alcides era accanto a Eriksson anche durante la serata di gala al Friends Arena di Stoccolma, dove è stato indicato come una “ispirazione”, per lo sport svedese e non solo. Parole toccanti che sono state pronunciate a distanza di circa due settimane dalla decisione del tecnico 75enne di rivelare la sua malattia, di ammettere che gli rimane poco tempo ma che questi mesi, forse un anno, ha detto lo porteranno a lottare il più a lungo possibile. “Sven è sempre stato una grande fonte di ispirazione”, ha detto l’ex capitano della nazionale svedese Tommy Söderberg, tramite Dagens Nyheter.
“Con il suo pensiero innovativo e un nuovo modo di giocare a calcio, ha significato molto per il calcio svedese. Ecco perché è davvero bello avere la possibilità di rendergli omaggio per questo”, ha aggiunto l’ex portiere della nazionale svedese Thomas Ravelli.
Sorridente, disteso. Eriksson è apparso così, e tale si è mostrata anche la sua fidanzata che ha scelto un abito estremamente elegante, sofisticato al pari del tecnico che ha sottolineato la solennità della serata, attesa e commovente anche per la sua presenza così importante proprio per la vicinanza temporale all’annuncio del cancro e della gravità del tumore, da parte di questo allenatore che ha assunto le proporzioni del mito per il calcio scandinavo.
Eriksson con la compagna Yaniset Alcides al tavolo della cena di gala
Chi è la compagna dell’allenatore svedese
A condividere questo percorso, da compagna di vita, c’è Yaniseth Alcides. Una figura costante, nell’esistenza dell’allenatore, che ha incontrato quando la sua carriera lo portò in Messico per via del prestigioso incarico di ct della nazionale: le circostanze lo condussero ad incontrare Yaniseth Alcides allora, come riporta il Daily Mail, secondo modalità quasi banali.
Secondo quel che si legge, all’epoca la fidanzata di Eriksson lavorava come ballerina; un incontro che si rivelò subito folgorante almeno per quel che riportano le cronache dell’epoca e gli stessi contenuti del libro autobiografico del tecnico svedese, “My story”.
Il loro incontro e il lavoro da ballerina
I primi appuntamenti risalgono, in effetti al 2008 e secondo la narrazione che è stata affidata a volume e articoli pubblicati dai media inglesi fu invitato dall’attuale compagna dopo un incontro del tutto casuale a un suo spettacolo. Yaniseth Alcides si esibiva in un locale come ballerina: l’allenatore la vide e rimase colpito a tal punto da decidere di intraprendere, poi, una relazione dopo aver trascorso una serata piacevole.
Le foto dell’epoca li mostrano insieme, sereni, nella villa che il tecnico occupava durante gli anni più recenti: immagini di estrema normalità, di una famiglia che includeva i figli (adulti) dell’allenatore e il piccolo di Yaniseth, 5 anni allora che Eriksson ha cresciuto e che ama.
Un altro momento della serata immortalato dai fotografi
Il ritorno in Svezia
A distanza di 15 anni, la coppia si mostra in pubblico e condivide la sorte: adesso vivono in Svezia, dopo gli innumerevoli trasferimenti, e affrontano la malattia di Eriksson come detto e ribadito dallo stesso allenatore.
“Mi fate piangere. Grazie mille a tutti. Non credo di meritare tutto questo riconoscimento, ma grazie. È troppo. Grazie di tutto. Non ho altro da dire”, ha asserito con un pizzico di commozione e anche di gioia per l’affetto dimostrato.
Anche in questa occasione, durante il suo discorso, Lina e Yaniseth erano raccolte, in ascolto, tra la solennità del momento vissuto e la sospensione dal tempo effettivo che si è voluto dare lo stesso Eriksson.