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Tacconi a Zenga: ma quale rivalità? Io vincevo e lui no e a Donnarumma mancano i fondamentali

L'ex bianconero racconta il rapporto con Walter Zenga in Nazionale, spiega cosa gli disse al loro primo incontro e come correggerebbe oggi Gigio

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Chi vinceva tra i due giganti dei pali Tacconi e Zenga? L’ex portiere bianconero continua a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, dopo aver vinto la sua battaglia più grande dopo un’improvvisa emorragia cerebrale dovuta a un aneurisma. Dall’eliminazione di numeri telefonici di suoi ex compagni e ‘finti’ amici, raccontata da Tacconi in una recente intervista, all’enorme rivalità sempre sentita in Nazionale con Zenga. A Radio 24, l’ex bianconero sputa fuori di tutto e attacca anche Donnarumma.

Stefano Tacconi sbeffeggia Walter Zenga a Radio 24

“Zenga ti stava sulle pa..e?” Chiede il conduttore radiofonico per rendere Tacconi ancora di più un fiume in piena ma la risposta dell’ex bianconero è ancora di più esilarante:

“Io vincevo e lui no, lui lo ha sempre saputo e io glielo dico sempre. Ho messo le cose in chiaro da subito con Walter: la prima volta che venne convocato in Nazionale gli dissi che lo rispettavo, che avrebbe anche giocato ma che non volevo che mi rompesse le pa..e”.

Stefano Tacconi distrugge Donnarumma

Stefano Tacconi ha poi analizzato l’attuale primo portiere della Nazionale italiana, Gianluigi Donnarumma, sostituito da Vicario nell’ultima gara dell’Italia contro Israele:

“Donnarumma, con la nostra Nazionale avrebbe fatto il quarto. Nemmeno il secondo o il terzo. Gli mancano i fondamentali: non sa come buttarsi, come uscire nonostante la sua fisicità. Gli è mancato un allenatore che gli abbia insegnato i dieci comandamenti: dalla presa al gioco con i piedi. Ogni tanto fa degli errori pazzeschi”.

Tacconi a ‘La volta buona’ spiega come si è salvato

Infine il ricordo del dramma sfiorato. Quel giorno aveva un forte mal di testa Stefano, ma voleva rispettare gli impegni assunti e per essere presente aveva assunto un comune antinfiammatorio. Non immaginava che cosa gli sarebbe accaduto. Andrea, invece, appena suo padre ha ceduto si è mostrato pronto, salvandogli la vita. A ‘La Volta Buona’ su Rai Uno, l’ex portiere Tacconi ha raccontato come è sopravvissuto:

“Sono stati tre anni delicati, soprattutto il primo anno quando sono uscito dal coma. Vedere i miei familiari è stato bellissimo”, ha raccontato Tacconi. “Non ho mai avuto mal di testa, quel giorno, il 23 aprile 2022, mio figlio Andrea mi ha salvato la vita perché dopo aver detto “Ho molto mal di testa”, sono crollato e sono entrato in coma. Lui mi ha tolto la lingua”.

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