Di una notte da romanzo criminale sopravvivono la paura, la sopraffazione, l’odore del sangue e l’emergere di un profilo ad alto livello di pericolosità. Tamara Pisnoli, ex moglie di Daniele De Rossi, figura ai limiti come si evince dalle motivazioni, è stata condannata a 7 anni e due mesi dai giudici per tentata estorsione. Un ritratto a tinte fosche, come si apprende dalle motivazioni e da quanto riportato in esse dai magistrati.
Potrebbe anche essere una sceneggiatura di un film di Quentin Tarantino, tanto pare artificiale quanto riferito da Antonello Ieffi, 44 anni, imprenditore nel settore immobiliare con aziende in tutto il mondo, di quel giorno di dieci anni fa nell’attico romano di Tamara Pisnoli.
- Tamara Pisnoli, il racconto violento di Ieffi
- La personalità di Tamara Pisnoli nelle motivazioni
- Il racconto della notte di terrore
- Chi è Tamara Pisnoli
- La storia con Daniele De Rossi
- La morte del padre di Tamara Pisnoli
- I rapporti con il mondo di mezzo romano
- Il presente dopo la condanna
Tamara Pisnoli, il racconto violento di Ieffi
Ieffi è una figura nota, nel mondo imprenditoriale romano e gode di una certa visibilità tant’è che è finito nella catena del gossip per via di un presunto flirt con l’attrice Manuela Arcuri, all’apice della sua carriera.
A Pisnoli (condannata a 7 anni e due mesi) arriva per ragioni di affari, senza immaginare – secondo quel che racconta al Corsera –, di quel che ne sarebbe venuto e di quanto avrebbe temuto per la sua vita. Tamara viene descritta con “una personalità allarmante, con una vita improntata all’uso della violenza e della minaccia nei rapporti economici e sociali”.
A Repubblica, Ieffi ha palesato la propria soddisfazione: “Una sentenza giusta – ha commentato l’imprenditore massacrato da due persone su ordine di Pisnoli –. L’ultima volta che l’ho vista è stato durante il processo cercava il mio sguardo, l’ho evitato. Se la incontrassi per strada, cambierei marciapiede”.
Tamara Pisnoli e Ilary Blasi allo stadio per la Roma: all’epoca erano sposate rispettivamente con De Rossi e Totti
La personalità di Tamara Pisnoli nelle motivazioni
Sulla personalità di Pisnoli anche i magistrati si sono soffermati. Secondo i giudici, infatti, la preoccupazione della 39enne era quella di “non creare attriti con altri esponenti della criminalità locale” e l’uso della violenza è “servito da monito a chi avrebbe osato opporsi”. Le stesse valutazioni sono state espresse dalla Corte anche contro Camilletti e Milano.
Una personalità criminale fredda e composta tanto da rimanere a guardare il pestaggio “senza intervenire per interrompere l’azione violenta, o apparire sconvolta o impaurita, ma semplicemente adottando una smorfia di disgusto quando ha visto il sangue colare copiosamente”.
Il racconto della notte di terrore
Ieffi ha ripercorso quegli attimi di puro terrore, cercando di mettere insieme i ricordi di una violenza cieca, ferma, quasi impersonale come viene narrata in Arancia Meccanica:
“È il 17 luglio 2013. Siamo riuniti al secondo piano della sua casa nella camera da letto, sei persone. Tamara comanda, come un vero boss. Mi chiede di versarle 200mila euro, una sorta di risarcimento per un affare che non le è piaciuto. Mi rifiuto, le dico che ci sono i legali. L’espressione del suo volto, a quel punto, cambia. Da serena diventa rabbiosa, cattiva. Quella cattiveria vera che fa temere della propria vita. Uno dei quattro uomini si alza in piedi, mi prende, mi blocca e gli altri iniziano a picchiarmi. Calci e pugni. Lei guarda, indifferente, per nulla sconvolta. Uno di loro, d’un tratto, estrae un coltello a serramanico. Chiudo gli occhi. Sento un dolore pazzesco, fortissimo, sulla testa. Poi vengo investito da una sensazione di calore. È il mio sangue che sta calando sulla testa. Ho una paura pazzesca. Il sangue mi cade sugli occhi, dovunque, sui vestiti. Sono inzuppato del mio sangue. Lei invece è schifata dal sangue che cade sul pavimento. Ordina di prendere dei vestiti per cambiarmi. Mi obbliga a pulire. Come riesco a reggermi in piedi, non so spiegarmelo dopo dieci anni”, la sua ricostruzione.
“Dice a uno dei suoi scagnozzi di portarmi in una delle sue case, di farmi fare il bonifico da 200mila euro, e poi, a qual punto, ammazzarmi. Sì, dice proprio di ammazzarmi. Lo fa con freddezza. Mi caricano in macchina. Il sangue non riesco a tamponarlo. Dopo un po’ mi fingo morto. Si fermano, e sicuri che sia morto per davvero mi poggiano su un marciapiede. È la mia fortuna. Se sono vivo, è grazie a quella finzione”.
La figura che viene descritta dall’imprenditore è certamente di una persona decisa, netta. Un profilo che i magistrati hanno ritenuto colpevole del reato contestato. A dieci anni di distanza, è ancora lei a dominare le prime pagine e i titoli, come fu quando emerse questa vicenda impressionante.
Chi è Tamara Pisnoli
Tamara Pisnoli, 40 anni, ex figurante e ballerina del programma televisivo Sarabanda, ha accantonato da tempo le ambizioni per dedicarsi ad altro. Il piccolo schermo è stata quasi una parentesi, se si ricostruisce quanto fatto fino ad ora.
Tre matrimoni con personaggi pubblici alle spalle: Daniele De Rossi, capitan Futuro, centrocampista della Roma e attuale allenatore, l’imprenditore francese Arnaud Mimran, invischiato anche lui in vicende giudiziarie ed ex di Claudia Galanti, e Stefano Mezzaroma.
Il suo primo amore, forse il più noto, è quello con u giovanissimo De Rossi. Un ragazzo fortunato che, però, non ha ricevuto riconoscimenti e affrontato stagioni esaltanti. Perché Daniele ha sostenuto pesi enormi, per un uomo della sua età, per un personaggio pubblico esposto alla luce non sempre favorevole dei riflettori, mantenendo comunque una regola. La sua.
Scatto dal matrimonio tra Tamara Pisnoli e Daniele De Rossi
La storia con Daniele De Rossi
Quando incontra De Rossi, il più grande talento romano dopo Francesco Totti, Tamara Pisnoli è una ragazzina che aspira, come tante, a ritagliarsi un ruolo televisivo che passa per Sarabanda, alla ricerca di una inquadratura. L’amore esplode con la stessa impulsività che esprime in campo e l’arrivo di una bambina – Gaia – è una conseguenza naturale, ovvia.
Quel matrimonio, con tanto di carrozza e lustri, verrà definito poi da De Rossi “un errore”, con strascichi molto, troppo pericolosi che non smettono di tormentare entrambi e che gestisce con maturità e un impegno che rimane discreto, silenzioso.
La morte del padre di Tamara Pisnoli
Nel 2008, come riportano le cronache di allora, da ANSA a Repubblica, muore il suocero di capitan futuro e padre di Tamara Pisnoli (ex rapinatore) ucciso con un colpo di fucile sparato in bocca, nelle campagne di Aprilia non lontano dalla Capitale.
Emergerà quello che poi ha travolto e segnato Daniele De Rossi e sgretolato la sua famiglia, lasciando descrivere una figura assai controversa.
Tamara Pisnoli venne definita nell’ordinanza del gip riportata da Repubblica una donna che “ha una significativa tendenza all’uso della violenza”. La ex moglie “deve ritenersi una persona di indole violenta, con un’abitudine a rapporti improntati alla sopraffazione e all’intimidazione, che gestisce la sua enorme ricchezza appoggiandosi ad ambienti criminali”. Questo quanto emerso nell’inchiesta della Procura di Roma che nel novembre del 2014 aveva portato agli arresti domiciliari di Pisnoli.
Un profilo di cui si è tornati a parlare, dopo l’esecuzione davanti a un asilo nido alla Magliana, periferia romana, in tempi recenti di uno degli uomini condannati nella stessa inchiesta che la interessò.
I rapporti con il mondo di mezzo romano
La stessa cronaca riporta poi il legame con l’ex di Claudia Galanti, Arnaud Mimran, e quell’ambiente, quel mondo di mezzo su cui la magistratura romana ha provato e sta tentando di fare chiarezza toccando anche Pisnoli, dopo la separazione dal calciatore, avvenuta nel 2009.
In questioni più recenti, prima della condanna per quanto avvenuto a Ieffi, nelle indagini è emerso il suo nome legato a figure ambigue, sotto attenzione da parte della magistratura, ma la sua posizione è stata archiviata.
Relazioni pericolose, stando a quel che riporta Il Messaggero del 27 febbraio, che cita diffusamente estratti dall’ordinanza del gip.
Il presente dopo la condanna
Oggi Daniele De Rossi, la componente più lunare della romanità romanista, vive accanto alla sua seconda moglie, l’attrice Sarah Felberbaum, un’esistenza più riservata e pacata. Da lei ha avuto due figli e ha coronato il sogno di unirsi in seconde nozze lontano, all’estero, distante da tutto il clamore nostrano. Lei ha una storia con Stefano Mezzaroma, al quale è molto legata.
La separazione di Ilary Blasi e Francesco Totti ha riportato, per quegli strani incroci – che poi così bizzarri non sono – a riallacciare Tamara alla conduttrice dell’Isola. Insieme, nella villa del Torrino per una cena, un’uscita e qualche serata.
Come all’epoca della loro amicizia, nata per via dell’inevitabile frequentazione di Trigoria, la loro frequentazione si è intensificata o palesata una volta formalizzata la separazione da Totti. Un’amicizia che Ilary non ha mai rinnegato.