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Tennis, il grande ritorno di Rafa Nadal: 2024, Australian Open. Parola di zio Toni

Un raggio di luce per tutti i tifosi di Nadal: il maiorchino sarebbe in procinto di tornare a giocare. lL'ex allenatore fissa data e luogo: Melbourne, il primo Slam utile del prossimo anno

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Quando parla un Nadal c’è sempre da stare sull’attenti. E stavolta le parole pronunciate dallo zio Toni sono proprio quelle che gli appassionati della racchetta avrebbero voluto sentirsi dire:

Credo che Rafa tornerà agli Australian Open, sta bene e sta recuperando dai problemi che lo avevano costretto a fermarsi a inizio 2023.

Un raggio di luce in una vicenda che s’è fatta giocoforza antipatica, perché un fisico martoriato dalla fatica come quello di Nadal aveva bisogno proprio di un lungo periodo di stop prima di poter tornare a mostrarsi al mondo intero.

E adesso che la linea del traguardo comincia a delinearsi sullo sfondo, ecco che le dichiarazioni rilasciate dallo zio (nonché suo ex allenatore: da quando si è diviso da Rafa è entrato a far parte del coaching staff di Felix Auger-Aliassime) lasciano trasparire un cauto ottimismo.

Anche perché il 2024 sarà con ogni probabilità il cosiddetto “Last Dance” del maiorchino, che ha messo nel mirino il torneo più amato (il Roland Garros) e anche la partecipazione al torneo olimpico di Parigi.

Melbourne 2023, il bisogno di fermarsi

Ripartire da Melbourne – uno degli ultimi ricordi dolcissimi: la vittoria del 2022 – sarebbe la cosa migliore possibile che potesse capitare a un giocatore che proprio in terra australiana ha visto interrotta (si spera momentaneamente) la propria carriera.

Lo scorso 18 gennaio, cedendo al secondo turno contro Mackenzie McDonald Rafa alzava bandiera bianca comunicando di aver bisogno di prendersi del tempo per cercare di preparare il suo fisico a sostenere gli sforzi necessari per restare al top della forma, così da poter competere con gli attuali dominatori del circuito (Djokovic, ma anche Alcaraz).

L’ultimo anno della carriera

Allora fu l’anca sinistra a scricchiolare, ma da allora le cose hanno necessitato di un sacco di tempo prima di tornare al loro posto: la rinuncia completa alla stagione sul rosso ha ferito più nell’animo che nel corpo Nadal, che ha deciso di prendersi tutto il tempo necessario per tornare ad avvertire le sensazioni dei giorni migliori.

Quando a maggio annunciò uno stop a tempo “indeterminato” si era comunque un po’ “tradito”, affermando che nelle sue intenzioni il 2024 sarebbe stato con ogni probabilità l’ultimo anno di carriera ad alto livello.

Lo Slam 23, poi le Olimpiadi

Per questo sarebbe importante per lui ripartire già dal primo slam della stagione, così da avere tempo per preparare l’assalto all’ennesimo Roland Garros (ne ha conquistati 14 in carriera sui 22 slam totali in bacheca), magari rinunciando alla trasferta americana di primavera per concentrarsi da subito nei tornei sul rosso.

E proprio sul rosso, guarda a caso al Philippe Chatrier (il centrale del Roland Garros), si disputerà a fine luglio il torneo olimpico, che Nadal ha già vinto nel 2008 a Pechino, ma che potrebbe rappresentare nella “culla prediletta” un favoloso appuntamento per congedarsi all’apice del successo nella storia, magari aggiungendo poi un inseguimento alla Davis Cup.

Tornare pronto e tirato a lucido

La decisione di sottoporsi a intervento chirurgico all’anca, maturata a fine maggio proprio nei giorni in cui cominciava l’Open di Francia, è stato il segnale di una chiara volontà di tornare competitivo non appena il fisico glielo avrebbe consentito.

A gennaio Rafa potrebbe farsi trovare pronto, tirato a lucido e carico per un’altra annata esaltante, magari sulla falsariga di quanto fatto nel 2022, quando vincendo a Melbourne e a Parigi arrivò a quota 22 titoli dello slam, primato poi eguagliato e quindi ritoccato da Djokovic nel corso del 2023.

La consapevolezza di prvarci ancora

Quell’avvio di 2022 fu il segnale che, se il corpo decidesse di reggere ancora per un po’, di Nadal se ne sarebbe sentito ancora parlare e pure parecchio nel gotha del tennis mondiale. Forse anche per questo motivo la decisione di volersi prendere una lunga pausa è figlia della consapevolezza di poter chiedere ancora qualcosa di grande al proprio fisico, auspicando che nel 2024 infortuni e contrattempi si mostrino un po’ più “clementi” nei confronti del campione di Manacor.

Lo zio Toni con le sue parole ha ridato speranza a tantissimi tifosi che attendono Rafa alla stregua di un oracolo, magari sognando un ultimo grande duello con Nole o un’altra appassionate sfida con l’erede designato, vale a dire Carlos Alcaraz.

Tennis, il grande ritorno di Rafa Nadal: 2024, Australian Open. Parola di zio Toni Fonte: Gettyimages

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