Nella finale di Parigi Bercy, Medvedev se la vedrà con Djokovic dopo aver battuto nettamente Zeverev: “La semifinale? Quando vinci 6-2, 6-2 non cambieresti nulla di ciò che hai fatto. Chiaramente il risultato non riflette esattamente quanto accaduto sul campo. Come quando eravamo sul 2-1 15-40. A volte nel tennis si tratta di mettere una palla sulla linea, un vincente sulla linea, ed è abbastanza per farti ottenere il break e magari guadagnare un po’ di fiducia. Ad inizio match è molto importante. Il punto cruciale del match è stato tenere quel turno di servizio e piazzare il break subito dopo, perché ho guadagnato molta fiducia da quella situazione”.
Il russo rivedrà adesso Djokovic dopo la finale vinta negli US Open: “I precedenti hanno un peso a livello tattico. Il numero di successi non è rilevante a questo livello a meno che si parli di 8-0 o 10-0. Ecco in quel caso, sì, forse l’avversario ha un vantaggio e gli piace qualcosa del mio gioco. Contro alcuni giocatori puoi trarre fiducia se hai vinto qualche mese addietro. Contro Novak sai che in realtà vorrà batterti ancora di più dopo che lo hai sconfitto”.