E chi se la scorda più quella meravigliosa data, il 9 luglio 2006, che grazie a cinque rigori praticamente perfetti, l’ultimo dei quali ovviamente di Fabio Grosso, valse alla Nazionale italiana il quarto titolo Mondiale della propria storia.
Di anni ne sono passati quasi 11 e mezzo e ora ci ritroviamo con gli Azzurri nemmeno qualificati alla kermesse iridata di Russia 2018. Ma questo lo sappiamo già, nostro malgrado, ed è un’altra storia. Già, perché nonostante siano passati 11 e mezzo, ancora non sono del tutto sopite le polemiche per il gesto che – forse – è stato più determinante per la vittoria mondiale dell’Italia rispetto ai cinque rigori pressoché perfetti: la testata di Zinedine Zidane ai danni di Marco Materazzi che è costata il cartellino rosso al campione francese nei tempi supplementari, a 6 minuti dal 120’, per la precisione.
Ebbene, a parlare è l’ex terzino francese Willy Sagnol, che quella sera a Berlino era in campo con la maglia dei ‘Bleus’. Lo ha fatto durante la trasmissione ‘Le Vestiaire’ (tradotto: ‘Lo spogliatoio’) sul canale transalpino SFR Sport 1. Con lui, ospiti, c’erano anche tre suoi connazionali che a differenza sua hanno alzato al cielo la Coppa del Mondo a Francia 1998: Frank Leboeuf, l’ex milanista Christophe Dugarry ed Emmanuel Petit (che nella finale del Mondiale ’98 segnò anche il 3-0 ai danni del Brasile di Ronaldo).
Ma cosa ha detto Sagnol di tanto importante sulla testata più celebre della storia del calcio? Semplice: ha praticamente dato la colpa dell’espulsione di Zizou nientepopodimenoche al suo compagno di nazionale Sylvain Wiltord: “Mi ricorderò sempre le immagini della testata di Zizou sui maxischermi dietro le porte dello stadio di Berlino – ha dichiarato l’ex terzino di Monaco e Bayern Monaco -. È vero, quelle immagini sono passate lì proprio nel momento in cui si è fermato il gioco. Se Sylvain non avesse messo fuori il pallone credo che l’arbitro non avrebbe mai preso la decisione di fermare il gioco e dunque quell’episodio non sarebbe mai stato mostrato”.
E infatti fu proprio così: Wiltord ricevette palla da Makelele nel cerchio di centrocampo e, accorgendosi di Materazzi a terra, buttò il pallone in fallo laterale permettendo all’arbitro Horacio Elizondo di accorgersi dell’accaduto e prendere così la decisione di cacciare Zidane nello spogliatoio con qualche minuto di anticipo.
Beh, poco male. Possiamo dire che Wiltord ce lo doveva da 6 anni, visto lo ‘sgarbo’ che ci ha fatto nella finale degli Europei del 2000. Insieme a Trezeguet. Che a Berlino fallì il rigore decisivo. Karma.
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