Questa prima parte di stagione ciclistica si sta rivelendao piuttosto problematica per parecchi corridori che lamentano o sono stati vittime di problemi respiratori e situazioni ben più gravi, come capitato a Sonny Colbrelli.
Uno dei più preoccupati è senza dubbio Thomas De Gendt, belga della Lotto Soudal pronto a partire per il Giro d’Italia, colpito anche lui dal Covid-19 e non al top della forma, per la Corsa Rosa: “È stata una bronchite a mandarmi ko. Inizialmente non era così male, solo qualche problema respiratorio, ma senza febbre come invece ha avuto Colbrelli. Dopo la Parigi – Nizza sono andato anche alla Nokere Koerse, ma poi dopo due giorni alla Volta a Catalunya mi sono sentito molto peggio perché poi ho accusato anche la febbre e ho dovuto stare sei giorni lontano dalla bici e non ci voleva a così poco tempo dall’inizio del Giro”.
Il ciclista belga ha paura di ciò che può accadere facendo ciò che si ama: “Nel corso della mia carriera ho visto cadere molti corridori, colpiti duramente. Purtroppo, se non sono morti, tendi a dimenticare. Ma dopo 14 anni nel gruppo, ho visto molti corridori morire e sono consapevole del pericolo. Andare in discesa a 80 km/h con queste ruote così sottili che possono esplodere a causa di un sasso… Non importa quanto cerco di non pensarci quando sono in bici, questa cosa mi torna sempre in mente. Non voglio morire facendo il mio sport”.