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Torino, Cairo smentisce i contatti per la cessione del club ma la Red Bull vuole espandersi in serie A: gli scenari

Il presidente dei granata smentisce una trattativa per la cessione del Toro al gruppo che già controlla Salisburgo, Lipsia e New York Red Bulls che però cerca di entrare nel mercato italiano

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Il Torino dice no, o meglio a farlo è Urbano Cairo e chissà che non si tratti anche di affari tutti interni alla città piemontese oltre che a giochi di “giornali”. La notizia è rimbalzata ieri con forza con la rivelazione di una possibile cessione del club granata al gruppo Red Bull, sempre più una potenza quando si parla di sport e ormai anche di calcio nello specifico.

La smentita di Cairo

Sulla vicenda Urbano Cairo è voluto intervenire in prima persona con una Pec inviata agli organi di stampa per chiarire la situazione e smentire con forze le notizie sulla possibile cessione: “Il dottor Urbano Cairo non ha mai incontrato rappresentanti o emissari della Red Bull con l’intento di vendere il Torino FC. Vi invitiamo per l’ennesima volta a non diffondere notizie non veritiere e fondate che danneggiano la società e che possono avere effetti destabilizzanti”.

Lo scontro con La Stampa

Uno scontro quello sulle notizie che riguardano una possibile cessione del Torino che si trasformano subito in un derby a distanza con la Juve che si gioca anche sul piano dell’informazione. Da una parte c’è Cairo, proprietario del gruppo che controlla anche la Gazzetta dello Sport, dall’altro il gruppo Gedi che fa riferimento alla Exor e alla famiglia Agnelli-Elkann. E a lanciare la notizia è stato uno dei giornali di casa Agnelli come La Stampa che nell’articolo pubblicato ieri rivela di più di tre incontri con “alti rappresentanti di Red Bull, inizialmente per discutere un possibile ampliamento della collaborazione come main sponsor e successivamente per valutare un interessa all’acquisto del club granata”.

Le parole del sindaco Lo Russo

In questa storia di mezzo c’è anche la questione stadio. L’impianto Grande Torino è in concessione ai granata dal Comune con un accordo che scade il prossimo giugno e l’amministrazione cittadina interessata a una possibile cessione. La Red Bull avrebbe grande interesse proprio sotto il profilo delle “infrastrutture” ma dal sindaco Lo Russo arriva una secca smentita su possibili trattative: “Non abbiamo avuto assolutamente alcune interlocuzione con la Red Bull. Abbiamo sempre parlato con il Torino, con l’attuale dirigenza e con il presidente Cairo e sono sempre state conversazioni estremamente positive. Abbiamo un contratto in scadenza nel 2025 ma ci sono diverse ipotesi e se arrivasse una proposta del Torino saremmo molto contenti di esaminarla”.

La Red Bull vuole la serie A

La Red Bull nel corso degli ultimi anni è diventata una vera e propria superpotenza nel mondo dello sport, dapprima cominciando con i cosiddetti “sport estremi” poi allargando sempre più a macchio d’olio la propria zona di interesse. I successi della Formula 1 sono evidenti ma anche nel calcio sono arrivate delle soddisfazioni e in questo momento il gruppo controlla 4 società: il Salisburgo in Austria, il Lipsia in Germania, il New York Red Bulls nella MLS e il Bragantino in Brasile. Ma da parte della società c’è la volontà di approdare anche in serie A. E se Cairo dovesse fare muro per il Torino rimangono altre opportunità da sondare.

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