Sull’impero di Tadej Pogacar non cala ancora il sole, sempre bello alto e splendente se vogliamo proseguire con la metafora. Fuori da essa, lo sloveno inizia la stagione 2025 ripetendo lo spartito di quelle precedenti: vincendo. E non è soltanto una questione di arrivare primo, ma è come lo fa: dominando. Come avvenuto all’UAE Tour, breve corsa a tappe conquistata per la terza volta in carriera, portando il computo dei successi totali del corridore dell’UAE Team Emirates a quota 91.
- Tadej Pogacar conquista il suo terzo UAE Tour. Sul podio Ciccone e Bilbao
- Ancora una volta Pogacar trionfa facendo il vuoto per distacco
- Il 2025 di Pogacar: niente Giro, obiettivo Vuelta?
Tadej Pogacar conquista il suo terzo UAE Tour. Sul podio Ciccone e Bilbao
Lo sloveno ha conquistato la maglia di primo della generale a partire dalla terza tappa della competizione organizzata da RCS Sport, la Ras al Khaimah – Jebel Jais di 181 km. E, ça va sans dire, l’ha mantenuta sino alla settima frazione, la Al Ain Hazza Bin Zayed Stadium-Jebel Hafeet da 176 km in cui Pogacar ha sfiancato il drappello che ha provato a resistergli, tra cui il nostro Giulio Ciccone, alla fine secondo nella generale con un distacco di un minuto e 14 secondi. Sul podio finale dell’UAE Tour, dopo il corridore della Lidl Trek, sale anche Pello Bilbao della Bahrain Victorious, a cinque secondi dallo scalatore abruzzese.
Ancora una volta Pogacar trionfa facendo il vuoto per distacco
Nell’arrivo in salita Pogacar ha staccato chiunque quando mancavano 7 km al traguardo sui 10,9 totali dello strappo finale, che presentava punte massime di pendenza dell’11% (e pure vento contrario, per gradire). Ormai una specialità della casa: quando lo sloveno apre il gas, il resto dei corridori si deve rassegnare a conquistare una posizione da primi dei non eletti. Come quando il corridore dell’UAE vinse per distacco sul Tourmalet la 14esima tappa del Tour 2024, rifilando 39” alla nemesi Jonas Vingegaard (che nel frattempo ha conquistato la Volta ao Algarve mentre lo sloveno furoreggiava negli Emirati: la sfida a distanza – e non – è sempre aperta) e oltre un minuto all’altro tenore del ciclismo contemporaneo, Remco Evenepoel.
Ma Pogacar può e sa fare di più in termini di fughe e distacchi, come quando vinse il Mondiale 2024 in Svizzera scattando ai -100 km, oppure quando da solo si prese il Lombardia dello scorso anno con un’azione partita a -48,5 km e rifilando ad Evenepoel un distacco di ben 3”16 (uno scarto tra il primo ed il secondo nella Classica delle Foglie Morte che non si vedeva da cinquant’anni).
Insomma, una macchina da guerra che è più forte dei rivali, ma anche di ogni salita, strappo, vento opposto (nell’ultima tappa anche qualche temuto ventaglio che ha ridotto i gregari a sua disposizione) e via dicendo. Ed è la quinta volta di fila che Pogacar inizia la stagione con una vittoria in una corsa.
Il 2025 di Pogacar: niente Giro, obiettivo Vuelta?
L’antifona di questo 2025, quindi, potrebbe essere un’altra stagione da protagonista per lo sloveno già tre volte vincitore del Tour de France e di un Giro d’Italia: manca all’appello la Vuelta, uno tra i potenziali obiettivi di quest’anno dopo una nuova e ulteriore partecipazione alla Grande Boucle, alla ricerca eventualmente di quella maglia rossa che ancora gli manca (il suo miglior risultato nella corsa a tappe in Spagna è stato il terzo posto nel 2019).
E se Pogacar dovrebbe saltare ufficialmente il Giro comunque lo vedremo a breve in Italia per la Strade Bianche, manco a dirlo già vinta nel 2022 e nel 2024 e, manco ci sarebbe la necessità di dirlo, con due fughe da lontano. Poi si aprirà il discorso delle Classiche, alla ricerca dell’en plein in particolare per quelle Monumento: Pogacar ha già vinto quattro Lombardia, un Fiandre e due Liegi-Bastogne-Liegi. Ancora vacanti la Parigi-Roubaix e la Milano-Sanremo, la cui partecipazione del campione del mondo in carica è confermata per il prossimo 22 marzo. Nel 2022 fu quinto, nel 2023 quarto e l’anno dopo terzo: se questa progressione continua, è possibile che Pogacar possa presto calare il poker nelle Monumento.