L’ex commissario tecnico Giampiero Ventura in un’intervista a Radio Kiss Kiss è sibillino quando parla di Italia-Svezia, la partita incubo che ha escluso gli Azzurri dal Mondiale per la prima volta dopo 50 anni. “Perché Insigne fuori nella partita decisiva per la qualificazione ai Mondiali? Non vedo l’ora di poter parlare, appena potrò dirò tutta la verità. Ci sono grandi responsabilità ma ci sono cose che non si sanno. Appena avrò modo risponderò anche a questa domanda”.
L’ex allenatore azzurro vuole tornare in panchina il prima possibile ed è alla ricerca di un club: “Avrei voglia di dare risposte. Dopo un’esperienza terribile per me e tante persone, ho voglia di tornare a fare l’unica cosa che credo di saper fare, ovvero andare su un campo di calcio. Non vedo l’ora!”.
L’incredibile qualificazione della Roma a spese del Barcellona: “Credo sia stata un’impresa che pochi si aspettavamo, solo Di Francesco e i suoi giocatori credevano in un’impresa del genere, se la sono meritata sul campo”.
Il Napoli: “Sono assolutamente felice per il Napoli e per Napoli, era impensabile che da dove siamo partiti noi arrivasse dove è in questo momento. Se quel po’ che abbiamo fatto è servito a dare le basi, siamo felici. Ma bisogna fare i complimenti alla società, la crescita esponenziale è sinonimo di grande lungimiranza. Insigne uomo scudetto? Nel Napoli non c’è un uomo solo, c’è un organizzazione di gioco. Può esserci Insigne, altre volte è stato Mertens. Non c’è un uomo che determina nel Napoli, ma c’è una squadra che decide il risultato”.
Ventura si è soffermato anche sulla prestazione della Juventus contro il Real (“La partita della Juve ha valenza come la partita della Roma se non superiore), e il duro sfogo di Buffon: “Qualsiasi cosa uno dica può essere interpretata”.
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