L’ultimo abbraccio a Gianluca Vialli: nella giornata di ieri alle 17 a Londra la cerchia più ristretta degli amici e dei familiari ha potuto dare l’ultimo saluto all’ex calciatore scomparso solvato qualche giorno fa. La cerimonia si è tenuta in forma strettamente privata al Mortlake Crematorium a Key Meadow Path nella capitale inglese.
- Gianluca Vialli: l’ultimo saluto al grande campione
- Gianluca Vialli: il silenzio della moglie Cathryn
- Vialli, in 30 alla celebrazione del funerale
Gianluca Vialli: l’ultimo saluto al grande campione
Una cerimonia privata, anzi privatissima, per volere della famiglia. Non c’è stato spazio per le telecamere o per i curiosi, l’ultimo abbraccio a Gianluca Vialli è arrivato dai suoi familiari e dagli amici più vicini. All cerimonia privata che si è tenuta lontano dai riflettori e nel più stretto riserbo hanno partecipato, oltre alla famiglia (c’erano i tre fratelli e la sorella di Gianluca, Nino, Marco, Maffo e Mila) c’erano pochissimi amici. All’ultimo saluto hanno preso parte il ct dell’Italia, Roberto Mancini, Ciro Ferrara, Massimo Mauro e il presidente della Figc, Gabriele Gravina.
Gianluca Vialli: il silenzio della moglie Cathryn
Dopo l’annuncio della morte di Gianluca Vialli, la sua famiglia ha sempre evitato il contatto con le telecamere. La prima a dirigersi alla cerimonia è stata la moglie Cathryn che nel primo pomeriggio ha lasciato la casa di Chelsea insieme alle figlie Sophia e Olivia, alla sorella e ai familiari più stretti. Poi l’arrivo al cimitero dove ad aspettarli c’era già la bara di Gianluca, custodita dal sacerdote che ha celebrato la funzione, durata circa 35 minuti.
Vialli, in 30 alla celebrazione del funerale
La funzione ha visto la presenza di poco più di 30 persone, a portare la bara all’interno della cappella sono stati in 6 tra cui il commissario tecnico e grande amico di Vialli, Roberto Mancini. Dopo la cerimonia, tutti i partecipanti si sono recati come da tradizione inglese presso la casa di Vialli per l’ultimo omaggio al campione scomparso. Il saluto a Gianluca è avvenuto esattamente come da richiesta della famiglia, che sin dall’indomani della sua scomparsa aveva fatto sapere di volere privacy in questo momento di dolore e così è stato.