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Vuelta a España, 12a tappa: impresa di Castillo, Poole deluso. Roglic non impensierisce O’Connor

Impresa di Castrillo, che conquista la sua prima vittoria in carriera nella dodicesima tappa della Vuelta mettendosi alle spalle Poole e Soler. Tutto invariato invece in classifica generale

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Prima incredibile vittoria di Pablo Castillo della piccola Equipo Kern Pharma in occasione della dodicesima tappa della Vuelta a España, che da Orense porta a Estacion de Montaña Manzaneda, dove taglia il traguardo davanti a un deluso Max Poole e a Marc Soler. Non cambia niente invece in classifica generale, con Ben O’Connor che conserva tutto il suo vantaggio.

Subito la fuga giusta

La dodicesima tappa della Vuelta ha visto fin da subito la fuga giusta, con ben 9 ciclisti – Marc Soler, Oscar Rodriguez, Mauri Vansevenant, Carlos Verona, Mauro Schmid, Louis Meintjes, Max Poole, Harold Tejada e Pablo Castrillo – che hanno subito staccato il gruppo, che dopo qualche tentativo sembra disinteressarsi subito della vittoria della tappa, permettendo ai fuggitivi di guadagnare un vantaggio di oltre 8’.

Prima incredibile vittoria di Castrillo

Senza doversi preoccupare di chi li insegue, i protagonisti in fuga hanno tutto il tempo per studiare i propri avversari e tentare l’attacco, con Verona che è il primo a provarci. Il tentativo del ciclista di Lidl-Trek non ha però successo, al contrario di quello di Castrillo, che riesce dove il connazionale aveva fallito e si porta a 30” di vantaggio.

Un vantaggio che i suoi rivali non riescono a colmare, permettendo al 23enne Castrillo di vincere la sua prima tappa in carriera e di regalare un successo incredibile alla piccola Equipo Kern Pharma. Alle sue spalle si posizionano un Poole rammaricato, che raccoglie il secondo podio in due giorni, e Soler.

Nessun attacco alla leadership di O’Connor

Per quanto riguarda la classifica generale non c’è stato nessun attacco deciso alla maglia rossa di Ben O’Connor. L’unico a provarci è Richard Carapaz, il cui tentativo va però a vuoto, con il gruppo che resta compatto e l’australiano che, contrariamente a quanto successo nell’undicesima tappa, conferma il proprio vantaggio in testa davanti a Primoz Roglic ed Enric Mas.

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