È un Matteo Berrettini che fatica a trovare le parole quello che, grazie al 6-3, 6-0, 6-7(2), 6-4 su Hurkacz, ha strappato il pass per la prima finale Slam della carriera.
“Non ho parole, davvero. Mi serviranno un paio d’ore per capire quello che è successo. Ho giocato una grande partita davanti alla mia famiglia e tutti il team” ha dichiarato il romano ai microfoni di Sky Sport prima di raccontare nel dettaglio l’andamento del match.
“Non avrei mai sognato qualcosa del genere. È un sogno troppo grande, invece ci sono. Io cerco sempre di essere al meglio dal punto di vista mentale, tattico e tecnico. Al terzo set ero convinto di vincere e invece ho perso, così mi sono detto che dovevo reagire” ha spiegato un Berrettini bravo a far ricorso a tutta l’esperienza accumulata negli ultimi due anni.
“Ricordo quando entrai qui per la prima volta due anni fa contro Federer, una partita che ho perso ma che mi ha aiutato tanto a crescere e ad essere qui oggi. Se guarderò l’altra semifinale Djokovic-Shapovalov? Sarà difficile non seguirla, mi conviene guardare, auguro buona fortuna ad entrambi. Devo crederci, porterò qui la bandiera dell’Italia”.