Meno di un mese dopo il proprio 34° compleanno, Alexis Sanchez si regala un posto permanente nella storia dell’Inter grazie al gol che ha deciso la Supercoppa Italiana 2021.
Realizzare una rete che vale un trofeo è di per sé qualcosa che resta nel sempre, figurarsi riuscirci al 121′ e contro la Juventus, avversaria storica piegata a un passo dai calci di rigore.
Per l’attaccante cileno, che sta recuperando spazio nelle gerarchie di Simone Inzaghi dopo aver superato un’altra estate nella quale la cessione sembrava scontata, è diventato l’eroe di San Siro, ma ha commentato con “freddezza” la propria prodezza ai microfoni di ‘SportMediaset’.
L’ex Udinese non ha anzi risparmiato una frecciata a Simone Inzaghi…: “Non sono mai stato male, l’unico problema è che non giocavo… Ho sempre detto di essere come un leone in gabbia, più gioco meglio mi sento, ma è l’allenatore che decide e le scelte vanno rispettate. Ho giocato contro la Lazio e pensavo avrei giocato ancora oggi. Ho dimostrato di avere fame. Dobbiamo continuare così è la strada giusta e dobbiamo pensare in grande”.
Poi un retroscena sul rapporto con Antonio Conte: “Conte mi diceva che nessuno era come me e che mi avrebbe messo gli ultimi 15 minuti perché facevo la differenza, ma io gli rispondevo ‘Così mi fai soffrire, mi devi mettere prima”.