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Allegri è una furia. E non per il pareggio di Bergamo

Il tecnico bianconero scatenato al termine della gara contro l'Atalanta: "Il calcio italiano è malato".

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Allegri è una furia. E non per il pareggio di Bergamo Fonte: 123RF

Il primo pareggio stagionale in trasferta della Juventus, dopo dieci vittorie, otto delle quali sulle otto gare di campionato giocate lontano dall’”Allianz Stadium”, e una sconfitta, ininfluente nell’ultima giornata della fase a gironi di Champions League contro lo Young Boys, a qualificazione già ottenuta, va di traverso a Massimiliano Allegri.

A Bergamo la marcia da record dei bianconeri rallenta sotto i colpi di un’Atalanta che va subito sotto su autorete, rischia il tracollo, ma poi si riprende e sogna il colpaccio. La doppietta di Zapata però non basta a Gasperini, come non bastano quasi quaranta minuti con l’uomo in più per l’espulsione di Bentancur. Ronaldo, in panchina per la prima volta in stagione, entra a metà tempo e pareggia dopo dieci minuti, poi la capolista sfiora addirittura il successo.

Ce ne sarebbe abbastanza per essere comunque soddisfatti, ma Allegri è un fiume in piena nella dichiarazioni post-partita. Il bersaglio? Non precisato, ma la rabbia è portentosa ai microfoni di ‘Sky Sport’: “Non sono di buon umore, mi girano molto le scatole. Meglio che parliamo della partita. Abbiamo fatto un buon primo tempo, potevamo raddoppiare, sapevamo che la partita sarebbe stata difficile, ma poi ce la siamo complicata con quei due gol e l’espulsione”.

Eccolo però il tasto dolente. Più che la sostanza della cacciata dal campo di Bentancur per doppio giallo, Allegri contesta il ritardo con cui il cartellino rosso è uscito dalla tasca dell’arbitro Banti, ma soprattutto qualche dichiarazione da parte di dirigentidi altre squadre alla vigilia della partita, inerenti al fatto che il fischietto designato fosse concittadino dello stesso tecnico juventino: “Banti ha arbitrato bene, ma a volte succedono cose spiacevoli, anche fuori dal campo, con dichiarazioni che non vanno bene – l’attacco del tecnico – Ogni tanto posso arrabbiarmi anche io, mi dispiace quando succede, ma può capitare. Continuiamo a lavorare, sappiamo che per vincere il campionato bisognerà lavorare duramente, però sono amareggiato, sarà che forse non sono abituato a giocare il giorno dopo Natale. Io non parlo mai degli arbitri, ma non è elegante fare certe dichiarazioni. Dobbiamo educarli noi i tifosi e invece purtroppo in Italia non si migliorerà mai perché nessuno vuole realmente migliorare le cose. In ogni situazione calcio compreso bisogna avere educazione ed eleganza, ma purtroppo sono cose che non si comprano”.

Allegri chiude rivendicando qualche episodio contrario, uno su tutti: “Se parlassi io penso succederebbe un casino, quindi evito. Vi chiedo una cosa, però: perché la partita contro la Roma è rimasta in equilibrio fino alla fine?”. Chiaro il riferimento al gol annullato negli ultimi secondi a Douglas Costa, per un fallo di Matuidi su Zaniolo a inizio azione diversi secondi prima.

 

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