Luna Rossa se l’è sudata tutta, ma alla fine la pagnotta se l’è portata a casa. Portandosi sul 2-0 al termine della prima giornata di regate della semifinale di Louis Vuitton Cup contro American Magic. Ha vinto con appena 7 secondi di vantaggio la regata d’esordio, condizionata anche dalla richiesta dei newyorchesi di ritardare la partenza di 15’ per problemi non meglio specificati alla propria imbarcazione, riuscendo a rimettersi sul foil soltanto a 7’ dal termine ultimo per la partenza.
Un contrattempo che pure non è sembrato condizionare la barca statunitense, che sin dalle prime battute del match race ha mostrato di aver brillantemente superato i problemi, obbligando Luna Rossa a una regata tutta di rincorsa. E di rincorsa è stata anche la seconda, vinta dopo un’altra partenza sfavorevole e dopo un duello mozzafiato tra sorpassi e contro sorpassi, chiuso con una magia di Spithill che ha relegato i rivali a 18 secondi.
- Partenza difficile, poi una battaglia di nervi e... gambe
- Una rimonta al fulmicotone: reazione da leader
Partenza difficile, poi una battaglia di nervi e… gambe
American Magic s’è presentata in ritardo alla partenza, con l’assenza già annunciata di Tom Goodison (si era infortunato scendendo dall’imbarcazione a stelle e strisce dopo l’ultima regata del round robin). Accanto a Slingsby Lucas Calabrese, con Spithill che in avvio sceglie il lato destro per entrare nel cancello. Ma lo start della barca italiana non è stato pulito come nelle intenzioni: i newyorchesi trovano subito il modo per scappare via, riuscendo a trarre in inganno Prada Pirelli che pure rimedia nella parte finale del primo lato di bolina, arrivando alla prima boa con appena 3 secondi di ritardo.
È però il lato di bolina a pagare dividendi per American Magic, che arriva a quasi 20 secondi di vantaggio riuscendo a far velocità e non dando mai la sensazione di poter lasciare spazio alle velleità degli italiani.
Una rimonta al fulmicotone: reazione da leader
La regata sembra compromessa, ma Luna Rossa non ha intenzione di mollare. E gli americani, che tante volte si sono complicati la vita quando tutto sembrava volgere per il meglio, rischiano grosso dopo la terza boa quando cadono dal foil per qualche istante, riuscendo però a recuperare la velocità a stretto giro di posta (persi una manciata di secondi appena). Ma il secondo lato di poppa di Prada Pirelli è decisamente tutt’altra storia rispetto al precedente: al quarto gate il ritardo è pressoché annullato, con American Magic che fatica soprattutto quando c’è da strambare.
E di bolina la differenza si fa decisamente più ampia: Spithill e Bruni non sbagliano nulla, Luna Rossa vola a un paio di nodi di media di velocità in più rispetto ai rivali e all’ultimo cancello i 22 secondi di vantaggio lasciano dormire sonni tranquilli. Il finale invero non è privo di preoccupazioni: un salto di vento favorisce il ritorno degli americani, che alla fine cedono per soli 7 secondi. “Non abbiamo fatto una buona partenza, ma siamo stati bravi a restare attaccati ai nostri rivali e a non darci per vinti, riuscendo a rimettere le cose a posto”, il commento a caldo di Francesco Bruni. “Siamo felici perché era importante partire bene. Tutti però hanno capito quanto sarà dura arrivare a vincere 5 regate contro American Magic”.