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America's Cup, New Zealand ha accettato Ineos Britannia come sfidante ufficiale: entro metà 2025 data e luogo

La 38esima edizione dell'America's Cup apre ufficialmente i battenti con l'accettazione di Ineos quale Challenge od Record (come nel 2024). E ci sarà anche Luna Rossa.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Adesso c’è anche l’ufficialità: l’organizzazione della 38esima edizione dell’America’s Cup ha preso il via con la decisione del Royal Yacht Squadron Limited (il consorzio di Emirates Team New Zealand) di accettare la proposta fatta da Ineos Britannia come sfidante ufficiale, ripetendo quanto già avvenuto tre anni fa al termine della precedente edizione. Grant Dalton, CEO di Emirates, ha annunciato quanto già si sapeva da tempo: “La 38esima America’s Cup è iniziata nel momento stesso in cui abbiamo tagliato il traguardo nel corso della nona e decisiva regata”, ha affermato, felice di proseguire una bella e proficua storia di sport (e vittorie).

Data e luogo da decidere entro la metà del 2025

Ineos Britannia è stato dunque confermato nel ruolo di Challenge of Record: avrà la possibilità di farsi portavoce di tutte le istanze dei team che vorranno prendere parte alla rassegna, oltre a stabilire con Emirates data e luogo della prossima edizione.

Qui la questione si fa un po’ più complessa: è praticamente certo che si tornerò in mare nel 2027, ma se si dovesse regatare ad Auckland l’America’s Cup tornerebbe a inizio anno (presumibilmente a marzo), altrimenti se la scelta dovesse ricadere su Jeddah o una città spagnola (Valencia sembrava avanti a Barcellona, ma dopo il passaggio di DANA la questione si è fatta assai più complicata) si potrebbe mantenere il format utilizzato nelle scorse settimane, e regatare tra settembre e ottobre.

Jim Ratcliffe, patron di Ineos e impegnato in più ambiti sportivi (tra gli altri nel ciclismo con una squadra di proprietà, ma con partecipazione anche in Mercedes F1 e come socio di minoranza al 25% del Manchester United), farà di tutto per evitare di tornare in Nuova Zelanda, dove il problema è comunque rappresentato dagli ingenti investimenti che dovranno essere sostenuti dalla città ospitante. Da qui a metà 2025, però, una decisione dovrà essere presa, con Dalton che ha aperto di recente all’ipotesi di tornare ad Hauraki (come nel 2000 e nel 2021).

Chi sarà al via: Luna Rossa pronta a dare battaglia

Curiosamente, nelle due edizioni disputate in Nuova Zelanda a contendere la vecchia brocca ai padroni di casa è sempre stata Luna Rossa Prada Pirelli. Che è una delle 6 imbarcazioni già confermate per la campagna che dovrà portare a designare lo sfidante della 38esima America’s Cup.

Con il consorzio italiano, dal 2011 di stanza al Circolo della Vela Sportiva di Mondello (Palermo), ci saranno appunto i britannici di Ineos, gli americani di American Magic, gli svizzeri di Alinghi, i francesi di Orient Express e gli svedesi di Artemis. Si vocifera anche di un possibile equipaggio spagnolo (ma solo se si dovesse restare a Barcellona), con i tempi di preparazione che risultano essere però ristretti. Si va verso la conferma degli scafi AC75, con la possibilità di costruirne uno nuovo per la prossima edizione.

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